tag:blogger.com,1999:blog-24727595366389977532024-03-13T17:03:53.269-07:00VIVERE A TAIWANUna guida alla cultura e alla lingua cinese, e alla società taiwanese.Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comBlogger205125tag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-53008919710216656462014-05-05T17:10:00.001-07:002015-06-05T01:51:19.452-07:00Sulla recente storia economica di Taiwan<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 3.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-indent: 24.0pt; text-justify: inter-ideograph;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6HpZYQxDaHCVq_LRjgurrlhElNGbTrSUs-9gy02hf_s_lQZYhbZhZErRl7ejwH3WGBaEtm6qwRiKu1FG-oS3vRGRXHLy2iDBRnT_Grn6oC-z3RlexUogeYBuvpg8nUpoMnEuh_kv2psG/s1600/IMG_1292.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6HpZYQxDaHCVq_LRjgurrlhElNGbTrSUs-9gy02hf_s_lQZYhbZhZErRl7ejwH3WGBaEtm6qwRiKu1FG-oS3vRGRXHLy2iDBRnT_Grn6oC-z3RlexUogeYBuvpg8nUpoMnEuh_kv2psG/s1600/IMG_1292.JPG" width="240" /></a><span lang="IT" style="font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: ZH-TW;">Taiwan,
una nazione che fino alla fine degli anni Settanta apparteneva ai cosiddetti
“Paesi del Terzo Mondo”, conosce l’inizio della sua crescita economica tra la
metà e la fine degli anni Settanta, per poi arrivare al boom economico negli
anni Ottanta, quando si afferma come nazione produttrice di hardware e componenti
high-tech. Il picco massimo della crescita economica si ha a ridosso del nuovo
millennio, e infatti appartengono a questo periodo la realizzazione di opere
pubbliche faraoniche come la metropolitana di Taipei, una delle più estese al
mondo, e il mastodontico grattacielo 101 che diventerà il simbolo
dell’affermazione di Taiwan e dei suoi brand (Acer, Asus, Giant, Chimei, solo
per citarne alcuni) sul mercato internazionale. Ed è proprio in questo periodo
che compaiono in Taiwan i grandi centri commerciali giapponesi (Mitsukoshi e
Sogo), francesi (Carrefour) e americani (Costco), alcune grandi catene
internazionali come Starbucks e McDonald, e i grandi marchi della moda italiana
e francese. E’ proprio in questo periodo che molti giovani taiwanesi si recano
negli USA o in Europa a studiare, entrando in stretto contatto con gli usi e i costumi,
la cultura, la gastronomia e il life-style occidentale. Tutti questi fattori
produrranno dei risultati irreversibili: i taiwanesi, da popolo cinese radicato
nelle sue tradizioni, si aprono sempre di più allo stile di vita occidentale,
finiscono per idolatrarlo e imitarlo. Un esempio illuminante a riguardo è
l’aumento che c’è stato nell’ultimo decennio del consumo del caffè: in Taiwan,
nazione leader nella produzione di uno dei migliori tè al mondo, l’Oolong tea,
adesso si possono trovare caffetterie in ogni angolo delle città. Questo
periodo ha segnato profondamente la società taiwanese rendendola un ibrido:
storia e tradizioni cinesi, ma stile di vita occidentale. Una società, che sottolineo,
a differenza di quella cinese, ha una profonda conoscenza, comprensione e
completa apertura verso il mondo occidentale. Tutto ciò rende più semplice la
promozione del paesaggio e della cultura europea, e nello specifico, italiana. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 3.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="IT" style="font-size: 12.0pt; mso-fareast-language: ZH-TW;">La situazione economica
taiwanese, dopo il periodo di irrefrenabile crescita, conosce però il momento
più buio della sua storia economica. A causa di un governo conservatore corrotto,
e dell’entrata della Cina nel WTO, l’economia taiwanese subisce un
contraccolpo, un’improvvisa decelerazione fino a precipitare in una fase di immobilità.
Solo recentemente, dopo aver stabilito nuovi equilibri, soprattutto con
l’amato-odiato vicino, l’economia taiwanese ha ritrovato una sua dimensione. <o:p></o:p></span></div>
Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-70221247740161076832014-03-19T02:03:00.001-07:002016-03-22T21:48:22.253-07:00Il lavoro del mediatore linguistico<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 10.0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">Amo il mio lavoro, soprattutto perché mi mette nella condizione di incontrare persone fantastiche che avendo background differenti mi permettono di imparare moltissimo e continuare a crescere professionalmente. Ciò che più mi da soddisfazione è quando mi inviano un feedback positivo sul servizio da me offerto. Seguono alcuni esempi...grazie mille!!</span><br />
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">Una nota di merito va al ragazzo
che mi avete consigliato per fare da interprete (Giancarlo Zecchino) , che
oltre a rivelarsi una persona seria e molto competente per quanto riguarda la
parte lavorativa, si è rivelato una persona squisita dal punto di vista
personale offrendosi di fare da guida a titolo completamente gratuito a noi
italiani per visitare i luoghi tipici di Taipei e per andare a cena senza
prendere fregature e mangiare in posti ottimi e caratteristici. Vi consiglio
per questo di utilizzarlo il più possibile per quando organizzerete altri tipi
di incontri , poiché cosi facendo fornirete un servizio alle persone in viaggio
che va ben oltre al solo lavoro di interprete.</span><br />
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">~~~<b>Cesare Orlandini, Tenico
Produzione, Alma, Prato</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 10.0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">Desidero inoltre segnalarle
l’ottimo lavoro svolto dal Sig. Giancarlo Zecchino, sia come interprete e
traduttore, sia per l’eccellente supporto ricevuto negli spostamenti a Taiwan e
nel rapportarsi con i clienti. Si è trattato, effettivamente, di un ottimo
servizio che si è rivelato ben al di sopra delle attese.</span><br />
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;"> ~~~<b>Giuseppe Rossi,
General Manager, Stella s.r.l., Albizzate (Va)</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 10.0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">Un ringraziamento particolare al
nostro interprete Giancarlo Zecchino che è stato bravissimo, molto
professionale e molto gentile nello spiegarci anche la cultura locale e i
metodi più corretti e adeguati per interfacciarsi al cliente</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt; line-height: 115%;">.</span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt; line-height: 115%;">~~~</span><b style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 13pt; line-height: 115%;">Elena Fumasi,
General Manager, H.F.E. Hot Forging Engineering srl, Varese</b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 10.0pt; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">Anche per questo secondo viaggio
a Taiwan abbiamo contattato Giancarlo per collaborare con noi nel visitare i
nostri potenziali clienti. Il suo aiuto è stato fondamentale per la riuscita
del nostro business trip. Come al solito si è dimostrato puntuale ed
estremamente professionale. Pronto a risolvere i problemi velocemente: sia con
i clienti, sia logistici nell'organizzare prenotazioni e spostamenti. Ci ha
anche dato un supporto nella ricerca di nuovi clienti che rispondevano alle
nostre esigenze. Non meno importante è stata la sua ottima compagnia nel
post-lavoro, stando con noi ognitanto a cena o accompagnadoci nello shopping
con ottimi consigli e pillole di saggezza sul Taiwanese life style. Nel caso
quindi dobbiate fare un viaggio a Taiwan, vi consiglio vivamente di
contattarlo: vi aiuterà a risparmiare tempo e ad organizzarlo al
meglio.</span><br />
<span lang="es" style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 13.0pt; line-height: 115%;">~~~<b>Patrizia Colombo, Sales Manager, Meccanica Scotti SRL</b></span><span lang="es" style="font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: #000A; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-font-kerning: 0pt; mso-hansi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></div>
Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-30846696103101143012013-09-18T18:16:00.000-07:002014-04-01T18:57:04.960-07:00Penso positivo, parlo positivo, sono positivo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh_WMgGzjJ9BAmwPqVtLxG-XkwdnbMZ_PhCcZgfQmw3Slw4RR94es1xayl8mHRaLtCnR3bM-CBDeXxBiu9tMsHUcwFGgvIawjkt-d7gjw5zUdEyIF3TnpZRnpKCCTVxpR2NeoZkTXxw-L9/s1600/DSC_0042.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh_WMgGzjJ9BAmwPqVtLxG-XkwdnbMZ_PhCcZgfQmw3Slw4RR94es1xayl8mHRaLtCnR3bM-CBDeXxBiu9tMsHUcwFGgvIawjkt-d7gjw5zUdEyIF3TnpZRnpKCCTVxpR2NeoZkTXxw-L9/s320/DSC_0042.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span><span style="background-color: white; color: #37404e; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">Mentre svolgevo la mia attività di condivisione del messaggio biblico, mi sono imbattuto in una porta su cui era incollato questo messaggio. I cinesi sono soliti attaccare sulle porte e sugli stipiti delle porte di casa frasi di buon auguri</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #37404e; display: inline; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">o, ma questo a differenza dei soliti, invece di augurare fortuna e ricchezza, contiene un messagio che condivido completamente che dice:<br />Leggere bei libri<br />Parlare di cose positive<br />Compiere buone azioni<br />Essere una brava persona<br />Per essere una persona brava, ottimista e sana occorre parlare di cose positive e nutrire la mente con pensieri positivi! Quindi a partire da oggi, niente più lamentele e critiche verso cose e persone, niente più film o letture con contenuti astiosi. In fondo, ciò di cui parliamo la dice lunga su ciò che siamo...</span>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-21678902414104849432013-07-14T20:15:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.172-07:00Concept vs Metodo Creativo<div style="text-align: justify;">In un precedente articolo ho indicato che l'unico modo per l'Italia per continuare ancora ad essere una nazione leader nel mondo, è quello di puntare sull'esportazione del know-how. Alcuni lettori si sono detti contrariati, in quanto temono un'ulteriore perdita di competitività per le nostre aziende. Se oltre a farci copiare i prodotti, gli vendiamo anche le idee, che ne sarà della nostra economia? </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ebbene, nessuno mette in discussione l'abilità dei cinesi di imitare, diciamo pure contraffare, i nostri prodotti. Ma in quanto ad assimilare un nuovo sistema di lavoro, sono molto ma molto lenti, anzi direi inadatti. Questo perchè loro ragionano per processi logici completamente diversi dai nostri! Quindi, <b>si limitano a imitare un prodotto, o a comprare un concept, ma non ci provano nemmeno a capire e imitare il processo che sta dietro alla creazione di quel concept.</b> Pertanto, i nostri designer non hanno da temere che i cinesi gli copino il metodo creativo! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Inoltre un'idea essendo immateriale cambia velocemente nel tempo. Infatti un concept appena concepito da un designer sarà già superato quando arriva in produzione. Oggi non ci vestiamo e acconciamo mica come dieci anni fa! Tutto cambia velocemente, e quindi basterà produrre idee sempre nuove, e soprattutto dettare le tendenze e i gusti, per poter rimanere ad essere sempre i primi e i più autorevoli. Ma per far questo occorrerà continuare ad investire nella ricerca e nella formazione dei nuovi talenti.</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-15496955254588558762013-07-14T18:54:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.216-07:00應酬: Cene d'affari cinesi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLDPDHiVgyFf5bcLutgYbwpD5nFL6ODdxHuWT38Mw0Jq-e_r1s-VvcX4Fk2d2qL-g4Jn4F6K6xCHFcD1qn88JeYj42pt8yjNFculGjuH3mbsQQTZDI3E0uGZB-AUzNCDtsNVbvqjHP-2Q0/s1600/sashimi+%25287%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLDPDHiVgyFf5bcLutgYbwpD5nFL6ODdxHuWT38Mw0Jq-e_r1s-VvcX4Fk2d2qL-g4Jn4F6K6xCHFcD1qn88JeYj42pt8yjNFculGjuH3mbsQQTZDI3E0uGZB-AUzNCDtsNVbvqjHP-2Q0/s320/sashimi+%25287%2529.JPG" height="213" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per consolidare i rapporti di affari, i cinesi sono soliti invitare il loro business partner ad una cena conviviale che solitamente si svolge dopo aver raggiunto l'accordo. Tale genere di cena è chiamata 應酬 (yingchou). Queste cene possono avere anche l'obiettivo di ingraziarsi un cliente e manifestare la volontà a fare business insieme. Non solo in Cina, ma anche in Taiwan, Giappone, Corea si ritrovano con piccole differenza le stesse usanze.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhrYA0Ei9SAWgkAigTSoPTMYcNOHaRs87IZ9LjLAS-9BugwugtooQrRETHTzyQZkU4OjQ1zdtRAlc0lUddufXio4uB_8G7JYKyqIQ_h2ugrcpzOR3_5_5Hl0rNnyq_wQ5jylLhmAFWEsh9/s1600/sashimi+%25284%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhrYA0Ei9SAWgkAigTSoPTMYcNOHaRs87IZ9LjLAS-9BugwugtooQrRETHTzyQZkU4OjQ1zdtRAlc0lUddufXio4uB_8G7JYKyqIQ_h2ugrcpzOR3_5_5Hl0rNnyq_wQ5jylLhmAFWEsh9/s200/sashimi+%25284%2529.JPG" height="133" width="200" /></a><br /><div style="text-align: justify;">A Taiwan il tipo di cucina preferito per questo genere di cena è quella giapponese perchè percepita dai taiwanesi come cucina d'alta classe o del rango dei capitani d'azienda (老板级). Solitamente si accompagna il sushi con sake, birra o whisky, ma mai vino rosso. Questo perchè in Oriente è il whisky che ha lo status di bevanda alcolica per gente facoltosa.</div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A volte può succedere che la serata continui, nello stesso ristorante o spostandosi in un altro locale, con la piacevole compagnia di donnine ben disposte e già precedentemente pagate dall'azienda che organizza la cena.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Solitamente si conclude la serata ubriachi e dopo aver sentito e detto innumerovoli e disgustose spacconate da maschi. Un pò triste, no?</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-50813081524597781362013-04-26T01:53:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.235-07:00Perchè alcuni realizzano i loro sogni e altri invece si limitano a confinarli nella loro mente?<div style="text-align: center;">Ospito con piacere sul mio blog un articolo dal titolo "La trappola della normalità" scritto da Francesco Zecchino , psicologo e capo redazione della rivista Estosdias.</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: right;"><i>Siamo fatti della stessa materia dei sogni</i></div></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: right;"><i>W. Shakespeare</i></div><div style="text-align: right;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCib_ccuxdZ4S9f5N7o0jGj3ZR-BcbVWUd4XU94pawf6Ovp_59kxMqLBp2zTMawmso9MIWC6f94NUxzs7SUBapvGC2F-iV-LTzbW8FfNFygp-u8nPdPgpKhVpnUjmY_Hjvf9BY6StYrdS0/s1600/IMG_0088.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCib_ccuxdZ4S9f5N7o0jGj3ZR-BcbVWUd4XU94pawf6Ovp_59kxMqLBp2zTMawmso9MIWC6f94NUxzs7SUBapvGC2F-iV-LTzbW8FfNFygp-u8nPdPgpKhVpnUjmY_Hjvf9BY6StYrdS0/s320/IMG_0088.JPG" width="320" /></a></div><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><b>Un singolare esperimento condotto sui primati ha dimostrato la tendenza limitante e a volte distruttiva che abbiamo di seguire acríticamente regole e comportamenti impliciti che ostacolano la nostra crescita e potenzialità, facendoci accettare uno stato di cose che appare immodificabile per ragioni solide le quali realmente poggiano su assunzioni deboli.</b><br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Nella fase iniziale dell’esperimento quattro scimmie venivano rinchiuse in una grande gabbia contenente alla sommità un casco di banane raggiungibile attraverso una scala. Quando le scimmie provavano a salire sulla scala, poco prima di arrivare alla metà un getto di acqua gelata frustrava il loro obiettivo, così che riscendevano dalla scala senza il desiderato alimento. Successivamente veniva sostituita una scimmia, e la nuova entrata istintivamente provava a raggiungere il casco di banane, ma immediatamente era scoraggiata dalle altre tre che la obbligavano a desistere per risparmiarle la sorpresa dell’acqua gélida. Una alla volta venivano sostituite tutte le scimmie originarie che avevano conosciuto l’acqua gelata, e le quattro scimmie finali rispettavano la regola “non salire su quella scala” senza mai essersi esposte alla acqua gelata, della cui esistenza non avevano una certeza, ma solo un avvertimento.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">La natura sociale delle scimmie spiega questo comportamento: l’influenza e la pressione sociale sono talmente forti ed intense da superare e frustrare i desideri e i piani d’azione individuali. Noi non siamo scimmie, ma siamo più convincenti ed efficaci delle scimmie a influenzare o essere influenzati socialmente e accettare e perpetuare acríticamente comportamenti di cui non possiamo stabilire esattamente la correttezza. Che dire se i primi getti di acqua fredda fossero stati casuali o fossero stati anche gli ultimi? Le scimmie della fase finale dell’esperimento venivano trattenute non dal pericolo e disagio reale ma dalle regole scritte e tramandate dalle altre. Non sapranno mai se a differenze delle prime avrebbero loro potuto raggiungere il casco.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Lo stesso succede nella nostra vita personale e professionale. Diamo per scontate alcune cose o accettiamo come buone e reali regole imposte e tramandate da altri. “Si è sempre fatto così” spesso è il muro che ci impedisce di andare oltre, di provare nuove soluzioni creative, di ottenere migliori prestazioni. È una frase rassicurante e consolante, che limita rischi e non ci espone agli obblighi della responsabilità, e non implica tentare ulteriori sforzi cognitivi.</b><br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Eppure si dice che le regole vengono create per essere infrante. Nessuna rivoluzione, nessun progresso o cambiamento sarebbe stato possibile se una persona o un piccolo gruppo non avesse messo in dubbio delle regole. Nessun cambiamento possiamo aspettarci se non siamo capaci di criticare, rompere, modificare e cambiare le regole.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">A nessuno fa piacere essere definito una persone mediocre e conformista, per questo abbiamo imparato ad usare un eufemismo, un sinonimo più tranquillanzante: siamo semplicemente persone normali. Cosa significa però essere una persona normale? Se ci pensiamo bene spesso è un modo políticamente corretto per nascondere la mediocrità (essere nella media) o il conformismo (agire in base alle norme condivise, adeguarsi alle forme prestabilite).<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Per avere risultati eccezionali bisogna essere persone eccezionali, smettere di essere normali. </b>Non essere normale significa essere diverso, non accettare o non comportarsi secondo i canoni tracciati dagli altri. Adeguarsi passivamente a un modello di vita standardizzato, non autenticamente nostro. Non essere normali significa riconoscere che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, come scrisse Shakespeare. La differenza tra sogno e realtà è piuttosto imprecisa. Il sogno ci appare reale e a volte la realtà ci appare come una esperienza onírica.</div><div style="text-align: justify;">Nei sogni facilmente riusciamo a soddisfare i nostri desideri, siamo capaci di volare, siamo capaci di realizzare cose straordinarie per il semplice fatto che siamo capaci di ignorare e andare oltre le regole. I sogni sono un prodotto della nostra mente. Spesso nei sogni si riflette anche la nostra tendenza a limitarci: chi ha una bassa autostima si trova a fare sogni limitanti, ha sfortuna e nemici anche nei sogni, fallisce, fa incidenti, è perseguitato e addirittura muore nel mondo dei sogni.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Perchè alcuni realizzano i loro sogni e altri invece si limitano a confinarli nella loro mente?</b> Lo psicoanalista Jung scrisse che i sogni sono veri fino a quando non li abbandoniamo. Trasformarli in realtà dipenderà da quanto siamo capaci di trasformarli in azione. Un desiderio senza azione resterà solamente un sogno. <b>Se non siamo ancora riusciti a realizzare un sogno molto probabilmente dipenderà dalla nostra inadeguata capacità di agire, forse nemmeno ci abbiamo provato.</b> Se vogliamo andare oltre, dobbiamo smettere di pensare normalmente e di comportarci normalmente. <b>Riconoscere che possiamo vivere un sogno e non semplicemente sognare di vivere.</b></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-76514006624175483382013-04-20T09:15:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.251-07:00Mascherine<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76_ANMBAbmoJqJl61bHfbJaSqmKFl9qzRcpOAv1MXGMbIXhHwFHdPNvYWjaZXm3jWIKr4Zol4z4FmUo5Qy3s6cWFd1ybH1yoABLrKQUpzeSLh13Q1I3mvDKdPJM2sjw8UehrXPp4V4nK8/s1600/DSC09195.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76_ANMBAbmoJqJl61bHfbJaSqmKFl9qzRcpOAv1MXGMbIXhHwFHdPNvYWjaZXm3jWIKr4Zol4z4FmUo5Qy3s6cWFd1ybH1yoABLrKQUpzeSLh13Q1I3mvDKdPJM2sjw8UehrXPp4V4nK8/s320/DSC09195.JPG" width="320" /></a></div><span style="text-align: justify;"><br /></span><span style="text-align: justify;">Ma perchè i taiwanesi vanno in giro con le mascherine? Questa è la domanda più frequente che mi fanno i clienti italiani qui in visita per affari. Le ragioni sono quattro:</span><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">1. inquinamento urbano: a causa dello smog e delle polveri sottili, andare in scooter senza mascherina provoca tosse e infiammazioni della gola. Quindi solitamente chi quotidianamente si muove in moto, sceglie di usare la mascherina, che comunque serve a poco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">2. memori del contagio epidemico dell'aviaria, appena sono un pò raffreddati, per timore di contagiare o di essere contagiati, i taiwanesi per precauzione e rispetto indossano la mascherina.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0oMnxLlwUE4fUbSpIt5gnKTyfx3qH_owrd1SaooFp5ngc6OMW3Wzan1eqJyDnH-9BP9IKqqW7KRORn8VN5dj6ClrUrPcipTn7CuAQKzzf94d3S0thSGeyxYWJzL8W1zwPDS4a2M4FkLTx/s1600/IMG_1667.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0oMnxLlwUE4fUbSpIt5gnKTyfx3qH_owrd1SaooFp5ngc6OMW3Wzan1eqJyDnH-9BP9IKqqW7KRORn8VN5dj6ClrUrPcipTn7CuAQKzzf94d3S0thSGeyxYWJzL8W1zwPDS4a2M4FkLTx/s320/IMG_1667.JPG" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">mascherina e guanti per prevenire l'abbronzatura</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">3. per coprire le imperfezioni di un viso struccato, alcune ragazze preferiscono indossare la mascherina, nascondendo in questo modo metà del volto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">4. per proteggere il viso dall'abbronzatura: per le cinesi la pella bianca è bellezza!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpaDoZsJWFpJ9Y5wcB3ymVzuNtQ940-7dARRAtZhYE_zXwgFXAAjzPtZwuWbFs8lktRMzAu1M3Rx-uLHvdsNmRhS7rnzFLA-BpKwUahYLuyI2WrdQMtichQs96thEv1TGR4gJUIs_pWbX/s1600/IMG_1162.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpaDoZsJWFpJ9Y5wcB3ymVzuNtQ940-7dARRAtZhYE_zXwgFXAAjzPtZwuWbFs8lktRMzAu1M3Rx-uLHvdsNmRhS7rnzFLA-BpKwUahYLuyI2WrdQMtichQs96thEv1TGR4gJUIs_pWbX/s320/IMG_1162.JPG" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">guanti per prevenire l'abbronzatura</td></tr></tbody></table>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-73591839354260946472013-04-20T08:49:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.257-07:00Come risiedere legalmente in Taiwan<div style="text-align: justify;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEvfzvTEfmtWgvCtIOLB6e-cUIFTx2Cct24lo8-EQF_bqCstp0t77FwnDchJs2mycjspBSyFOzQwFNOlmTh4zHbUXKi0bf8ieKYMjWmLulCGuPFsbZIxzPxD4nevqtK_ax8KHjOlU6AnoB/s1600/IMG_3277.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEvfzvTEfmtWgvCtIOLB6e-cUIFTx2Cct24lo8-EQF_bqCstp0t77FwnDchJs2mycjspBSyFOzQwFNOlmTh4zHbUXKi0bf8ieKYMjWmLulCGuPFsbZIxzPxD4nevqtK_ax8KHjOlU6AnoB/s320/IMG_3277.JPG" height="320" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Taipei 101</td></tr></tbody></table>La crisi in Italia si fa sempre più acuta e distruttrice, spingendo tantissimi giovani italiani a cercare all'estero un futuro, una speranza, una seconda possibilità, anzi a volte addirittura la prima. Proprio questa settimana mi è capitato di fare una consulenza per tre giovani trentenni emiliani affascinati da Taiwan e desiderosi di costruirsi qui un futuro. Ma come si può vivere in Taiwan senza essere clandestini? Elenco di seguito alcune soluzioni, dalle più banali alle più complesse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">1. <b>uscire ogni tre mesi dai confini nazionali</b> e rientrarci ogni volta con un nuovo visto turistico trimestrale rilasciato alla dogana, ma attenzione: i detentori di visto turistico NON possono lavorare sul territorio nazionale, pena una multa o addirittura il rimpatrio immediato senza possibilità di ritorno. Ma detto tra noi, è difficilissimo essere beccati a meno che non si lascino tracce evidenti, tipo movimentazioni bancarie palesamente al di sopra delle necessità di un turista.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">2. <b>iscriversi ad un corso di lingua cinese o ad un corso universitario</b> ottenendo così un visto da studente attraverso cui richiedere l'ARC (Alien Resident Certificate), rinnovabile ogni anno per tutta la durata del corso di studi. I detentori di tale visto possono lavorare solo dopo aver richiesto un permesso di lavoro, da rinnovare ogni tre mesi, presso l'ufficio studenti stranieri dell'università e solo per un massimo di 15 ore di lavoro settimanali. Ma è possibile farne anche di più, l'importante è che il datore di lavoro ne dichiari solo quindici.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">3.<b> sposarsi con una/un cittadina/o taiwanese</b> (soluzione sconsigliabile, a meno che non si tratti di vero amore! sposarsi una taiwanese vuol dire sposare un'intera famiglia...quindi, non so quanto possa convenire!).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">4. <b>Investment Residence</b>, si tratta ovvero di spostare una somma di denaro pari a duecentomila dollari americani da un conto del proprio paese di origine ad un conto taiwanese. Si può lavorare tranquillamente o anche aprire un'azienda.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">5. <b>Working Visa</b>, ovvero un'azienda taiwanese vi assume e vi sponsorizza per ottenere il visto di lavoro valido solitamente un anno o un anno e mezzo. Solo le aziende con un capitale sociale di 5 milioni di dollari taiwanesi e con un fatturato annuo di 10 milioni di dollari taiwanesi, possono assumere lavoratori stranieri riconoscendogli uno stipendio che non può essere inferiore a 47.971 NT$ (in realtà, è semplicemente necessario che il datore di lavoro dichiari questa cifra, che spesso non viene nella pratica davvero corrisposta). </div><div style="text-align: justify;">Solo le scuole di lingue straniere che necessitano per la natura propria del loro business assumere docenti stranieri non sono tenute a rispettare tali vincoli. </div><div style="text-align: justify;">In ogni caso, è necessario per il richiedente avere un titolo di studi universitario (ma anche quest'ostacolo è aggirabile).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">6. <b>Aprire un'azienda </b>con un capitale sociale di cinquecentomila dollari taiwanesi, e a nome della neonata azienda fare domanda per il visto di lavoro per il proprietario. Aprire un'attività richiede un mese e mezzo circa, e l'investimento iniziale deve essere bonificato sul conto della neoazienda da un conto estero. Per la pratica di apertura è consigliabile rivolgersi ad un commercialista locale che seguirà l'intero processo per una cifra pari a quarantamila dollari taiwanesi circa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">7. <b>Permanent Residence</b>: lo straniero che ha lavorato ininterrottamente per cinque anni con regolare visto di lavoro sul territorio taiwanese, può richiedere la residenza permanente, da non confondere con la cittadinanza che è ottenibile solo se il richiedente è disposto a rinunciare al proprio passaporto di origine per scambiarlo con quello taiwanese (come dire, fossi matto!).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">8. <b>Missionary Visa</b>, nel caso foste preti o mormoni...ma mi sembra anche questa una soluzione difficilmente praticabile.</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-15249105750854827042013-04-20T06:08:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.263-07:00Donne cinesi over 30: il target che può valere una fortuna!<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTZn643pgVPMvAjM2TILhcQMSt53DsNnW6V8ag9o-fupdMVQ4tHVxRTyHPDfaFJHyF248QGZj97kaD9ypQ7qjaOualX63hQ0eHLmgA66LBYw3B2g1GDnax9TBHqb3RPRaPnSPAv1dTgoZ6/s1600/%E5%8F%B0%E7%81%A3%E6%9D%B1%E5%8D%97%E9%83%A8+031.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTZn643pgVPMvAjM2TILhcQMSt53DsNnW6V8ag9o-fupdMVQ4tHVxRTyHPDfaFJHyF248QGZj97kaD9ypQ7qjaOualX63hQ0eHLmgA66LBYw3B2g1GDnax9TBHqb3RPRaPnSPAv1dTgoZ6/s200/%E5%8F%B0%E7%81%A3%E6%9D%B1%E5%8D%97%E9%83%A8+031.jpg" height="150" width="200" /></a></div>Il punto di partenza di una strategia aziendale è una ricerca di marketing attraverso cui indentificare il target di riferimento, consequenzialmente studiare i comportamenti del target di consumatori individuato, ed infine costruirci un prodotto e una strategia di vendita e comunicazione su misura.</div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div><div style="text-align: justify;">Da questo blog mi permetto di suggerire un target di consumatrici del mercato Great China che possono fare la fortuna di aziende che operano nel settore lusso e leisure. Dall'osservazione diretta, dagli scambi di <br />informazioni con imprenditori cinesi e dalla lettura di articoli di riviste di settore locali, è emerso che al momento in Cina la fetta di consumatori che ha la più alta capacità di spesa, sono le donne over 30 anni. Si tratta di donne con un alto grado d'istruzione, che spesso rivestono ruoli importanti e ben remunerati in azienda, ma che purtroppo è molto probabile non riusciranno più a metter su famiglia, e pertanto sono naturalmente portate a spendere nel settore lusso e leisure, in quanto hanno le motivazioni e la reale capacità economica per farlo.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div><div style="text-align: justify;">In Cina questo target di consumatrici viene descritto con il termine "donne avanzate" (剩女 shengnu). Sono donne che "avanzano" a causa di un problema culturale che esiste un pò ovunque, ma particolarmente sentito in Cina. Queste donne hanno quasi tutte studiato all'estero, magari hanno un Master o addirittura un PhD, e guadagnano stipendi con cifre di tutto rispetto. Per l'uomo cinese è inconcepibile l'idea di sposarsi con una donna più titolata o che guadagna di più di lui. Inoltre queste donne sono particolarmente a rischio in quanto finiti gli studi hanno già 25~27 anni, e sono quindi molto vicine ai trenta, un'età oltre la quale una donna in Cina viene già considerata non più giovanissima, e quindi non proprio una prima scelta nelle possibili candidate alle nozze. Tant'è che una copertina del Newsweek del 1986 ha titolato che è più probabile per queste donne che vengano uccise da un terrorista che di venir sposate. Una brutta realtà per le donne cinesi con un ottimo curriculum professionale, che se possono cercano l'amore all'estero magari dove hanno studiato e lavorato per un certo periodo.</div></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-54544391875915280492013-04-09T09:13:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.269-07:00Femminismo alla cinese<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisB58U36WOd2x0ZlNpsCh5w1frzfqeBL9EwuUmf_q4V60osmhVyPgOyqL5tTx7i-cDAj8qDiI1dt2MTDxj9DPjuEvMT90PWKGbbPslF6fcbZLl8qlSVFc7uf0wFc2srZxvCVlBu7ZMMCn4/s1600/marzo+01+248.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisB58U36WOd2x0ZlNpsCh5w1frzfqeBL9EwuUmf_q4V60osmhVyPgOyqL5tTx7i-cDAj8qDiI1dt2MTDxj9DPjuEvMT90PWKGbbPslF6fcbZLl8qlSVFc7uf0wFc2srZxvCVlBu7ZMMCn4/s200/marzo+01+248.jpg" width="200" /></a></div>In Italia si fa un gran parlare di liste rosa, quote rosa, emancipazione della donna, ecc...tutti slogan che derivano dal secolo scorso, ma che dico, da secoli scorsi se si pensa che il femminismo è un movimento nato nel 1700, ma che tuttora non ha prodotto grandi risultati. Se stiamo ancora a parlare di quote rosa, è evidente che la società occidentale è ancora dominata dagli uomini, e che se si parla ancora di parità fra i sessi, è perchè questa parità si è raggiunta nei comportamenti ma non negli schemi di potere. Per non parlare poi del problema della violenza sulle donne, un fenomeno che ci riporta indietro direttamente alla prestoria!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Qui in Taiwan si sente parlare poco o quasi per niente di "femminismo", "quote rosa", ecc, anzi sembra che alle donne nel rapporto uomo-donna sia relegato un ruolo di subalternità. Eppure, sono moltissime le donne che rivestono ruoli manageriali in azienda, tantissime le docenti universitarie, ancora di più le donne che mettono su e gestiscono un business in completa autonomia. Ho per esempio, avuto l'onore di conoscere Cindy, una giovane donna poco più che trentenne, che è prima riuscita ad imporsi a forza di risultati come manager commerciale dell'azienda in cui lavorava, fino a rilevarla e divenirne la proprietaria! E ancora<span style="text-align: start;">, secondo una ricerca di Forbes, tra le 20 donne più ricche al mondo che si sono fatte da sole, 11 sono cinesi. </span>Le donne taiwanesi quindi, sono niente fronzoli e retorica...si esprimono con la forza dei fatti! Un esempio da imitare per le nuove generazioni di donne italiane: invece di lamentarsi in continuazione dei ruoli che sembrano essere preclusi alle donne, sarebbe più opportuno dispiegare le proprie energie e capacità per raggiungere risultati che mettano in imbarazzo uomini che occupano posizioni non corrispondenti alle loro prestazioni. Se è vero, come è vero, che le donne sono più in gamba degli uomini, perchè non agire per ottenere il riconoscimento che ci si merita, per vincere nella competizione, piuttosto che piangersi sempre addosso e rintonare il solito ritornello del "mondo maschilista che preclude ogni strada alle donne"? Faccio quindi un sincero augurio alle donne davvero capaci di vincere la competizione, bruciando uomini inetti attraverso l'inequivocabilità dei propri meriti.</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-60555135211447067762013-04-02T00:20:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.278-07:00Mostre d'arte come mezzo di promozione dell'Italia in Cina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsWHldbhZ33LeejXEFrnRqcLM_LfHxf34UQ4mgBCLRgcSBPN2gs9n4rJJqAsQq8TK9Jm1wJWHXl-KKibe-pA2W0HWZWjs2Ppt7lDjX2IKLDWAiZ_PhHtttEsQgfETlgJxiP4dkGBFfapE/s1600/michelangelo+in+Taipei.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="117" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsWHldbhZ33LeejXEFrnRqcLM_LfHxf34UQ4mgBCLRgcSBPN2gs9n4rJJqAsQq8TK9Jm1wJWHXl-KKibe-pA2W0HWZWjs2Ppt7lDjX2IKLDWAiZ_PhHtttEsQgfETlgJxiP4dkGBFfapE/s320/michelangelo+in+Taipei.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Jennifer Lin, dopo essere stata alla mostra su Michelangelo esposta al Museo di Storia di Taipei, scrive: </div><div style="text-align: justify;"> <b>"Florence is <span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13px; line-height: 12px;">becoming an even more attractive city to me now that I'm getting to know the masters of who were born of this city!" </span></b>(<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13px; line-height: 12px;">cfr. </span><a href="http://foursixfour.blogspot.tw/2013/02/michelangelo-in-taipei.html">Il blog di Jennifer Lin</a>).</div><div style="text-align: justify;">Questa mostra di successo su Michelangelo dimostra quanto interesse desti la nostra arte in Oriente, e quanto queste mostre possano essere un veicolo di promozione per il nostro territorio, e incrementare così il turismo cinese incoming.</div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 13px; line-height: 12px;"><br /></span></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-10798613938390964082013-04-01T22:20:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.290-07:00Esportare cultura in Cina<div style="text-align: justify;">L'alta competitività delle aziende cinesi sta diventando un ostacolo insormontabile per tutte le economie occidentali, compresa la nostra. Continuare a puntare sulla produzione industriale nel nostro Paese dove i salari e le tasse alle imprese sono altissime, è strategia possibile solo ai grandi gruppi che comunque lavorano anche molto in outsourcing. Un modello di business vincente per il nostro Paese che andrebbe non a cozzare, ma al contrario beneficiare della crescita economica cinese, è l'esportazione di cultura. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per<b> "esportazione di cultura" </b>si intende un macroinsieme che include esportazione del know-how, attrazione di studenti cinesi verso i nostri atenei, incremento del turismo cinese incoming, e allestimento di mostre d'arte italiana in territorio cinese.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Esportazione del know-how.</b> In diversi settori è riconosciuta la valità e la garanzia di qualità del made in Italy. I cinesi, finita la fase di copiatura dei nostri prodotti, passaranno a quella di imitazione dei nostri processi produttivi e delle nostre tecniche. In Cina, per esempio, c'è una sincera e spasmodica emulazione, quasi un rispetto religioso, per il nostro interior e industrial design. Perchè non cogliere l'occasione? <span style="color: blue;">(Per saperne di più, vi rimando alla sezione <a href="http://formosa-jc.blogspot.tw/search/label/About%20SIALI">About SIALI</a> del presente blog).</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Attrazione di studenti cinesi verso i nostri atenei. </b>Molti sono gli atenei italiani che accusano un forte calo di immatricolazioni e denunciano il taglio dilapidatorio dei fondi all'università. Invece di lamentarsi rimanendo in una posizione di immobilità fatalista, perchè gli atenei italiani non si attivano per attirare gli studenti cinesi? Tutte le università inglesi, americane e australiane, ma anche tedesche e francesi, grandi o piccole che siano, si organizzano per venire ad esporre in fiere organizzate qui in Cina per presentare i corsi e i servizi delle grandi università straniere. Perchè gli atenei italiani non ci sono mai? Perchè gli atenei italiani non attivano servizi rivolti agli studenti cinesi, e che ne aumentino l'appeal? Eppure in Cina è quasi un obbligo per lo studente universitario fare un semestre di scambio o addirittura prendersi un titolo di studi all'estero. Eppure in Cina c'è una forte richiesta di corsi di design, fashion, gastronomia da frequentare nei nostri atenei...A parte rare eccezioni, come il Politecnico di Torino, molto ancora c'è e si deve fare!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Incremento del turismo cinese incoming. </b><span style="color: blue;">Vi rimando alla sezione <a href="http://formosa-jc.blogspot.tw/search/label/turismo%20cinese">Turismo Cinese</a> del presente blog.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Allestimento di mostre d'arte italiana in territorio cinese. </b>Secondo l'articolo di Ilaria Maria Sala comparso su La Stampa del 22 marzo 2013, dal titolo "Belli, brutti ma soprattutto tanti: in Cina è boom di musei", in Cina nuovi musei spuntano a centinaia ogni anno. Si tratta di una tendenza che si è andata sviluppando negli ultimi anni, quando la Cina, decisa ad affermarsi sulla scena mondiale come una potenza a cui non manca nulla, aveva dichiarato nel 2006 di voler costruire “1000 musei in 10 anni”. Ma come sottolinea Lars Nittve, ex direttore della Tate Modern a Londra e curatore del museo ancora in costruzione M+ di Hong Kong, si guarda ai musei cinesi con un certo scetticismo. <b>“Certo, hanno degli edifici spesso molto belli”, dice Nittve: “ma un museo non è una scatola. E in particolare oggi, un museo deve poter offrire una collezione articolata, ma anche qualcosa di innovativo, una capacità di rivedere il modello museale accettato in tutti questi anni. Nulla di ciò sta avvenendo per il momento in Cina”.</b><br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Quindi in Cina saranno sempre di più i musei-scatole vuote da riempire con opere d'arte e collezioni articolate. Noi in Italia abbiamo opere d'arte ammassate in scantinati di musei perchè non abbiamo spazi sufficienti per esporle. Perchè non dare una mano ai neofiti cinesi? Loro costruiscono e gestiscono i musei, con tutti i costi che ne derivano, noi glieli riempiamo con il nostro gusto e la nostra cultura. Mi sembra un'ottima opportunità di collaborazione e sviluppo per entrambi i Paesi, o no?</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-91423876374976279192013-03-20T08:10:00.000-07:002014-03-19T01:06:36.296-07:00Made in Italy enogastronomico: un business milionario sul mercato cinese<br /><div style="text-align: justify;">L'articolo di Luigi Grassia comparso su La Stampa il 19/03/2013 illustra come l'agroalimentare sia il prodotto che ha più possibilità di trovare spazi sul mercato cinese. Un prodotto che non può avere concorrenza a ribasso sul prezzo e che non può essere contraffatto dai cinesi! Riporto alcuni paragrafi dell'articolo...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Se potesse vivere di solo export l'Italia sarebbe già in pieno rilancio.</b> Peccato che invece il mercato interno continui a essere depresso. Ma lo scatto con cui gli esportatori italiani (nell'industria e nell'agricoltura) sono balzati sulla ripresa economica internazionale dimostra l'incredibile vitalità del nostro sistema produttivo, <b>nonostante le tasse, la burocrazia e la politica che mettono i bastoni fra le ruote.</b> Dice l'Istat che le vendite italiane all'estero hanno inaugurato il 2013 con un balzo dell'8,7% tendenziale, cioè su base annua (a gennaio rispetto allo stesso mese del 2012) mentre le importazioni sono risultate in discesa (-1,8%). </div><div style="text-align: justify;"><b>Guardando alla direzione dei flussi commerciali, a gennaio la crescita tendenziale dell'export è accentuata in particolare verso i paesi dell'Asean, cioè le nazioni del Sud Est asiatico (+32,2%),</b> e verso i paesi petroliferi dell'Opec (+26,1%); fra gli Stati europei si segnala come curiosità statistica il boom dell'export verso il Belgio (+27%). <b>Quanto ai prodotti italiani che vengono più apprezzati oltre i nostri confini, a gennaio rispetto a dodici mesi prima risulta molto forte l'espansione delle vendite di prodotti alimentari, di bevande e di tabacco (+21,5%), </b>degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+17,2%) e degli apparecchi elettrici (+16,2%). L'associazione Coldiretti sottolinea invece il grande successo che continua ad avere all'estero la produzione agroalimentare italiana. <b>Con un balzo record del 21% il Made in Italy enogastronomico segna a gennaio un tasso di crescita più che doppio rispetto alla media (+8,7%) e questo dopo un 2012 che già è stato da record, </b>con un fatturato di settore pari a 31,8 miliardi di euro. Ancora la Coldiretti sottolinea, commentando i dati dell'Istat, che<b> il vino è stato nel 2012 il prodotto agroalimentare più esportato dall'Italia con un valore record di 4,7 miliardi di euro, seguito dall'ortofrutta fresca, dalla pasta e dall'olio di oliva che sono i componenti base della dieta mediterranea riconosciuta in tutto il mondo per le sue qualità a vantaggio della salute. </b></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-51688877865093622152013-03-18T22:52:00.000-07:002014-03-20T20:14:42.621-07:00Il mio backgroud<div style="text-align: justify;">
Originario del Salento, a 19 anni dopo aver conseguito la maturità scientifica, mi trasferisco a Torino per frequentare il corso di laurea in <b>Mediazione Culturale con specializzazione in Lingua e Cultura cinese.</b> I quattro anni passati a Torino mi permetteranno di uscire dal provincialismo del borgo natìo, aprirmi ad una realtà interculturale, e attraverso esperienze di lavoro presso istuzioni storiche torinesi come il Turin Palace Hotel e il Caffè Baratti&Milano, perfezionerò <b>competenze e conoscenze nel settore della gastronomia e della ristorazione</b>, una passione che mi ha accompagnato sin da quando quattordicenne ho mosso i primi passi nel mondo del lavoro.</div>
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Conclusi con il massimo dei voti gli studi, <b>a 23 anni mi trasferisco a Taichung</b>, una dinamica metropoli nel centro di Taiwan, per perfezionare il mio cinese presso la Fengjia University. <b>Un corso di un anno e mezzo che mi ha permesso di spaziare dal cinese accademico, a quello commerciale, a quello turistico.</b> Nel contempo insegno inglese ed italiano in scuole di lingue, e dedico molto tempo ed energie per andare ben oltre l'apprendimento del cinese orale, avendo come obiettivo quello di diventare esperto anche nella lettura e nella scrittura del cinese.</div>
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A 25 anni, grazie ad una borsa di studio rilasciata dal Ministero degli Esteri taiwanese, ho l'opportunità di frequentare un corso di laurea specialistica presso l'<b>Università Normale di Taiwan in Didattica della Lingua Cinese L2.</b> Mi laureo tre anni dopo con una tesi dal titolo: "Principi per la stesura di un manuale di lingua cinese per guide turistiche italiane". <b>Negli anni passati a Taipei, oltre ad insegnare cinese agli stranieri, collaboro in outsourcing con l'Istituto Italiano Commercio Estero di Taipei, e in progetti di partnership con aziende sia italiane che taiwanesi nei settori più disparati: dalla meccanica al turismo, dall'elettronica al food.</b> Mi impegno anche attivamente per la promozione della cultura italiana in Taiwan attraverso eventi culinari-gastronomici che mirano a proporre delle analisi comparative tra le due culture.</div>
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Per saperne di più, vedi il mio profilo su LinkedIn:</div>
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<a href="http://www.linkedin.com/profile/view?id=178671920&trk=tab_pro">http://www.linkedin.com/profile/view?id=178671920&trk=tab_pro</a></div>
Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-58077266064387209512013-02-26T05:55:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.374-07:00Marketing: differenze fra italiani e cinesi<div style="text-align: justify;"><b>Per noi italiani "marketing" è sempre stata una parolaccia.</b> Infatti l'abbiamo presa in prestito dall'inglese così com'è senza mai neppure provare a tradurla. "Goal" inizialmente veniva tradotto con "rete", "computer" con "calcolatore", "blender" con "frullatore", ecc. Tutti esempi di vocaboli che solo in seguito non hanno potuto far altro che soccombere al prestito inglese, ma almeno ci avevamo provato ad avere un nostro equivalente italiano. Ma non è successo per la parola "marketing", proprio perchè è un concetto troppo anglosassone che non ci appartiene affatto. In che senso?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjERw39CHXNnYzjVs_Ui_qQHiTLVt7aLwrFBPqa98SkRyV78-Lr_LIMJlBgkz2T8LGJlw-kAB9ZEVUjbA9xJzlDJ0_ozSR_ErUukorq3M4ouWdaZFF4avXumxF25qddzUSDtcGqCT006e38/s1600/balcone+verona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjERw39CHXNnYzjVs_Ui_qQHiTLVt7aLwrFBPqa98SkRyV78-Lr_LIMJlBgkz2T8LGJlw-kAB9ZEVUjbA9xJzlDJ0_ozSR_ErUukorq3M4ouWdaZFF4avXumxF25qddzUSDtcGqCT006e38/s320/balcone+verona.jpg" height="251" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Balcone di Romeo&Giulietta a Verona</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Ebbene, in noi consumatori italiani un prodotto infarcito con troppe strategie di marketing (in cui rientrano comunicazione, pubblicità e promozioni), è un prodotto scadente, altrimenti non riusciamo a spiegarci il perchè di un così dispiegato impiego di metodi "astratti", che esulano dalla qualità intrinseca del prodotto. <b>Sono gli stessi produttori italiani a riufiutare le strategie di marketing considerandole un ripiego attraverso cui "mettere una pezza" alla scarsa originalità, qualità, forza del prodotto.</b> Un esempio emblematico è il rifiuto di strategie di comunicazioni in politica da parte di alcuni soggetti politici, considerate strategie diaboliche poco autentiche che mirano non a convincere un elettore informato ed accorto, ma ad imbrogliare, raggirare, illudere, imbambolare e sedurre l'elettore, che cascandoci dimostra la sua pochezza intellettuale. Pertanto, un partito che mira ad un elettorato maturo intellettualmente, rifugge dalle strategie di comunicazione, che potrebbero essere considerate un insulto dal suo elettorato, e addirittura creare sospetti e alienare consenso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN55m2JEYCyxM0QFScWHfuinVJuV7oteoTNVozk-g6m9vGbjAxWtrglt2HqjjRvTJ0Aqm7TbyJQCWZArGM0UyEfzm5HCUKgbGX3VlQDSa1CwxzoehNkUbcLdDFNtyUPcP6Yf_YwyP75FCB/s1600/ferragamo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN55m2JEYCyxM0QFScWHfuinVJuV7oteoTNVozk-g6m9vGbjAxWtrglt2HqjjRvTJ0Aqm7TbyJQCWZArGM0UyEfzm5HCUKgbGX3VlQDSa1CwxzoehNkUbcLdDFNtyUPcP6Yf_YwyP75FCB/s1600/ferragamo.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; line-height: 16px; text-align: start;">Audrey Hepburn con Salvatore Ferragamo</span></td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><b>Tra i cinesi invece il marketing conta di più del prodotto stesso. </b>Ecco perchè per esempio i nostri prodotti alimentari perdono in competizione con quelli francesi, o invece quelli fashion vincono o quantomeno se la giocano alla pari. Il mondo della moda oltre che di qualità e creatività, si nutre di marketing che deve creare un immaginario attraverso slogan, campagne pubblicitarie, testimonial, ecc. Altrimenti perchè i rivenditori Ferragamo propongono sempre la foto di Salvatore mentre fa provare le scarpe alle più grandi dive di Holywood? <b>La storia intorno al prodotto, al brand affascina e conquista il consumatore.</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Soprattutto per quanto riguarda il settore del food, come anche dell'arredamento o del viaggio, il consumatore cinese vuole sentirsi raccontare una storia che lo attragga,coinvolga e induca all'acquisto. </b>Ecco perchè insisto sempre sulla importanza di proporre una meta turistica raccontandoci la storia che ci sta intorno, una leggenda, un aneddoto. Ai cinesi per esempio piace il balcone di Romeo e Giulietta non perchè siano intenditori di architettura (tra l'altro l'architettura cinese è priva del concetto di balcone), ma per la storiella che c'è dietro, che loro sanno perfettamente essere falsa, ma non importa!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDERxafm9kKBZStUc4lZQX-opwchtlkOXJl904_BkST9hLF9mAVRYb_YaNvWx2EnAJdXrNCMm-yI9fCdf38Y1cH-FE5P_sKdqyd-T81ReyvDG1mDbcEKkqeAg5rDtyMpfxLoEmoqnP8s77/s1600/sangiovese.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDERxafm9kKBZStUc4lZQX-opwchtlkOXJl904_BkST9hLF9mAVRYb_YaNvWx2EnAJdXrNCMm-yI9fCdf38Y1cH-FE5P_sKdqyd-T81ReyvDG1mDbcEKkqeAg5rDtyMpfxLoEmoqnP8s77/s200/sangiovese.jpg" height="200" width="48" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sangiovese</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Un altro esempio. Una mia amica taiwanese mi ospita a casa per farmi sorseggiare a me amatore di caffè, dei chicchi di caffè carissimi, biologici, coltivati da un'azienda americana con scopi solidali in Cambogia per aiutare l'economia disastrata di quel paese. E io che tra un sorseggio e l'altro, ascoltavo interessato questa trovata di marketing geniale mi chiedevo tra me e me: ma come si può essere disposti a pagare soldoni per un caffè che non sa di nulla, prodotto in un Paese non di certo famoso per la produzione di caffè, da americani che saranno bravi a produrre armi, ma con tutto rispetto di caffè non ci capiscono nulla? Per di più questa storiella creata intorno a dei chicchi insapore di caffè, oltre ad avere convinto la mia amica a spendere una cifra spropositata, l'ha anche emozionalmente coinvolta al punto tale da far scattare il passaparola.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora, cari imprenditori italiani: che i vostri prodotti siano di qualità lo sapete voi e pochi altri addetti ai lavori, ma se volete iniziare a fare i numeri in Cina, imparate qualche nozione di marketing. Fare un buon vino non basta, anche perchè il cinese non sa distinguere la differenza tra un Sangiovese della cantina sociale ed un Brunello. Ma sa apprezzare la storiella che c'è dietro l'etichetta, la storia della vostra cantina, della vostra famiglia, del vostro borgo. <b>Credete che impiegare tecniche di marketing danneggi l'immagine del vostro prodotto? Vendete altrove, ma non in Cina... </b></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-14127728721261116962013-02-26T02:07:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.381-07:00Fare business in Cina: due importanti regole<div style="text-align: justify;">Per fare business in Cina e riuscirci è fondamentale intrecciare buone relazioni, le cosiddette "guanxi". Sono tanti i manuali che ci istruiscono sul mercato cinese a ricordarcelo, il problema è che spesso non ci spiegano come. Condivido con voi due regole o metodi che ho maturato con l'esperienza diretta sul campo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>La prima: non siate avari di complimenti! </b></div><div style="text-align: justify;">Mentre in Italia fare in continuazione complimenti e di contro negare i propri meriti è considerata una condotta ipocrita, in Cina è vista come rispettosa, educata e pertanto gradita. Quindi, ringraziate e fate sempre i complimenti al vostro interlocutore cinese per i suoi prodotti anche se non proprio eccellenti, per il ristorante che ha scelto per il meeting, decantate le lodi per la tradizione culinaria e la storia millenaria cinese, fategli i complimenti per lo stand in fiera, per l'auto, per le scarpe firmate nel caso le abbia, per la foto dei figli, ecc...Non lesinate! Cercate sempre qualcosa meritevole di lode...</div><div style="text-align: justify;">Al contrario, negate sempre e con convinzione i complimenti che vi vengono fatti, assotigliate i vostri meriti e ridimensionate i vostri successi con un "Non è così", "Ci impegnamo per fare del nostro meglio, ma voi a quanto pare fate meglio", "Abbiamo ancora tantissimo da imparare" e simili. I cinesi apprezzano moltissimo la modestia, sono invece disturbati dall'eccessiva sicurezza di sè.</div><div style="text-align: justify;">Per il principio di biunivicità quindi è sempre bene non credere a tutti i complimenti che vi fanno i cinesi. A loro piace esagerare nei complimenti per rafforzare la stima reciproca e ottenere il vostro consenso. Non credete nemmeno con troppa leggerezza alle loro proposte di possibili collaborazioni future, sono anche queste un modo per solidificare un rapporto ed esprimere piena fiducia nel successo dell'operazione contingente, ma niente di serio. Con i cinesi è meglio vivere alla giornata, case by case...Intanto portate a casa il risultato, poi per possibili future collaborazioni ci sarà sempre tempo per riparlarne. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>La seconda: nessun amico è per sempre!</b></div><div style="text-align: justify;">I cinesi sono molto leali nei rapporti personali, e puntano sulle relazioni a lungo termine. Nel mondo degli affari però, sono anche molto pragmatici. Essendo il mercato cinese molto competitivo, non si faranno scrupoli nel rimangiarsi la parola data, o nello scegliere un vostro competitor che offre prezzi e condizioni più vantaggiose delle vostre. </div><div style="text-align: justify;">E' anche vero che nessun nemico è per sempre. Quindi se oggi un vostro partner in affari vi ha voltato le spalle, trattatelo sempre e comunque come fosse un vostro interlocutore leale e strategico. Un domani gli potrete o vi potrà tornare utile. In Cina le relazioni d'affari non si chiudono mai sbattendo le porte, ma sorridendo perchè non si può mai sapere cosa preserva il futuro. Un detto cinese dice: 笑處藏刀 (xiaochu cang dao) ovvero, nascondere il pugnale nel sorriso...</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-74753692669712709322013-02-26T00:44:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.388-07:00L'entusiasmo è il profumo della vita<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMHsEsyx6wW4mnxF7V-kZOm1Kr7QwzHU9xrKkJbzQAGXH_ASf3qXHwao6snSSdgrzeYaInN-OEvUJFsXGFQOJohfKpFIplYmKeQ9Muf4awPXS-ZdLH55JMranHlF1EygjNQnuBsfjXM8zj/s1600/%E8%8A%B1%E8%93%AE+(68).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMHsEsyx6wW4mnxF7V-kZOm1Kr7QwzHU9xrKkJbzQAGXH_ASf3qXHwao6snSSdgrzeYaInN-OEvUJFsXGFQOJohfKpFIplYmKeQ9Muf4awPXS-ZdLH55JMranHlF1EygjNQnuBsfjXM8zj/s400/%E8%8A%B1%E8%93%AE+(68).JPG" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">tutto è più bello in un giorno di sole</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">I tempi grigi anzi neri in cui stiamo vivendo a causa della recessione economica, della crisi culturale e sociale, dell'immobilità politica, ecc inducono molti a sviluppare un pessimismo cosmico, che a volte porta alla depressione vera e propria. <b>Speranze disattese, la sensazione di immobilità e ineluttabilità di un destino che sembra controllare la nostra esistenza producono un vuoto di idee, la voglia di mollare ancor prima di aver cominciato, apatia e disinteresse verso una vita ancora non sbocciata.</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Credo che in questo quadro grigio e pessimista, chi come me fa parte di quella generazione che ha tra i venti e i quarantanni e si trova all'inizio della propria vita professionale, con tutte le decisioni importanti ancora da prendere, non può e non deve arrendersi sui blocchi di partenza. <b>Piuttosto che aver paura di inziare e fallire, occorrerebbe invece aver paura di non averci mai provato, di aver mollato quando invece era il momento di agire.</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quindi i principi di azione sono i seguenti:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">1. learning by doing: non aver paura,<b> un fallimento è solo una preziosa lezione che ci sarà utile ricordare in futuro; </b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">2. <b>non prenderti troppo sul serio: </b>Colombo scoprì l'America per errore! La modestia, la capacità di ridere dei nostri errori, il senso dell'humor, la leggerezza dell'inconsapevolezza possono aiutarci ad abbattere gli ostacoli e i timori creati da un eccessivo amor proprio e timore di non essere all'altezza;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">3.<b> individua il tuo business model: </b>cerca con costanza di capire cosa ti piace fare, per cosa provi entusiamo e passione senza aver paura delle risposte che potrai trovare. Scoprirai magari che quello che credevi meglio per te, in realtà non lo desideravi davvero o non è ciò che può permetterti di esprimere al meglio le tue potenzialità. Meglio capirlo e accettarlo ora, che quando sarà ormai troppo tardi. Ho per esempio un carissimo amico laureato con il massimo dei voti in linguistica ed hindi, ma che poi ha capito di avere talento e passione per la fotografia, ha seguito il suo istinto senza paure e adesso è un fotografo di successo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Possiamo decidere di arrenderci o di provare. Io credo sia più eccitante e stimolante provare. E se poi le cose vanno male, c'è sempre tempo per riprovarci...la vita è bella per le sorprese, proprio come i film con un finale imprevedibile!</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-31880704215151993522013-02-26T00:05:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.395-07:00Fare business in Cina: regole per la comunicazione efficacie con il boss d'azienda<div style="text-align: justify;">Individuare chi è il boss di un'azienda cinese è semplicissimo perchè quando lui parla tutti ascoltano, quando lui ride tutti ridono, quando lui decide che è ora di andare tutti si allontanano. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il leader d'azienda ideale secondo me dovrebbe essere sicuro dei propri mezzi e trasmettere sicurezza, carismatico e coinvolgente, ma allo stesso tempo modesto, umile e con un ego contenuto, che deve sapere quando e come dare spazio ai propri sottoposti. Deve insomma essere un animale da palcoscenico, reggere le sorti dello spettacolo, riempire la scena ma non soffocarla. Al contrario, saprà quando fare da spalla e esaltare le competenze e le doti dei suoi collaboratori. Autorevole ma non autoritario. Disposto al confronto, pronto ad ascoltare, convinto di quello che fa quando in pubblico, scettico e ditubante in fase decisionale quando in privato. Ma il boss d'azienda cinese è quasi in toto l'opposto di tutto ciò!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La dottrina confuciana classifica in modo rigido e preciso i rapporti interpersonali che sono tutti, al contrario di quello di amicizia, subordinanti: padre-figlio, sovrano-suddito, marito-moglie, fratello maggiore-fratello minore. Si comporta in modo retto chi comprende il proprio ruolo, lo accetta e si comporta di conseguenza. <b>Quindi in un'azienda non importa che la più dotata e sensibile al business sia la moglie del boss, voi dovrete continuare sempre a discutere con il boss e poi magari la moglie farà da mediatrice in privato, e lo stesso dicasi se il vostro interlocutore preferito è il fratello minore o il figlio del boss. </b>Loro sapranno come comunicare in privato con il boss senza infrangere le regole sociali della buona educazione. Decidere di bypassare il boss inetto, rivolgendosi direttamente ad un altro interlocutore, implica mandare in fumo l'affare, perchè anche il vostro interlocutore non potendo infrangere le norme che regolano i rapporti interpersonali poi non potrà più farvi da mediatore. Ho seguito un caso simile, dove il CEO dell'azienda italiana sentiva di avere un feeling particolare con la moglie del boss, quest'ultima davvero in gamba e propositiva nel business si è trovata a dover fare un passo indietro, tra lo stupore e la delusione del latin lover italiano purtroppo a digiuno di nozioni di cultura cinese.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In Cina la maggioranza dei boss d'azienda non sono disposti ad ascoltare, e prendono suggerimenti solo da altri imprenditori, ovvero persone dello stesso livello sociale. <b>Prendere in considerazione il suggerimento di un sottoposto sarebbe un gesto da debole, che minerebbe l'autorità del capo all'interno dell'azienda, e comunque i collaboratori del boss sanno che è meglio tenere un'idea anche se buona per sè, o condividerla solo se si è consultati, e comunque esponendola con tanta premura e in privato,</b> onde ledere l'amor proprio del capo e attirare le sue antipatie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Chi lavora come consulente in Cina, sa per esempio che i suggerimenti all'imprenditore si danno in privato, non lo si contraddice mai in pubblico, e se qualche sua scelta passata si è rivelata errata non glielo si imputa direttamente. Introduce i suoi suggerimenti con modestia e incertezza</b> usando la prima persona plurale piuttosto che esordire con "In base ai dati in mio possesso, sono convinto che...". Sarebbe più appropriata invece la formula "Credo dovremmo provare questa soluzione...cosa ne pensa Lei?".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Inoltre nelle visite in azienda o agli stand in fiera, ricordatevi di chiedere sempre prima del capo. Anche se il vostro interlocutore abituale è l'import o l'export manager, ricordatevi che se il boss d'azienda è presente, dovrete sempre e comunque parlare rivolgendovi a lui, fino a quando vi inviterà a porre le vostre domande al suo sottoposto.</b> Solo allora il suo collaboratore si sentirà a suo agio nel continuare la conversazione. </div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-62399453065062369802013-02-25T22:05:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.403-07:00Superstizioni cinesi: i numeri<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicfRCxTjUgv-jd2arlPUpp7tu5Z-cl2m-7yQY6SfgXyUt6NLirySrxADPhnPg3zNGlCpzSejNTApaKS3zH6uM9tjvjC5d1eJVCVhEQ6FdJSP14zKHH-4K0rCblbDAXoC4_kESZHmrAn25J/s1600/IMG_2062.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicfRCxTjUgv-jd2arlPUpp7tu5Z-cl2m-7yQY6SfgXyUt6NLirySrxADPhnPg3zNGlCpzSejNTApaKS3zH6uM9tjvjC5d1eJVCVhEQ6FdJSP14zKHH-4K0rCblbDAXoC4_kESZHmrAn25J/s320/IMG_2062.JPG" height="240" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">stazione dei bus a Taipei</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">In Cina non troverete mai il tavolo numero 4, la camera numero 4, lo sportello numero 4,ecc.</div><div style="text-align: justify;"><b>"Quattro" in cinese si pronuncia "si", un suono che ricorda la pronuncia del carattere cinese che significa "morte". Quindi, i cinesi preferiscono evitare quando possibile l'uso di questo numero.</b> Succede quindi che un ufficio al quarto piano ha un costo inferiore...quindi chi ha intenzione di fare business in Cina, farebbe bene a chiedere sempre un appartamento o un ufficio al quarto piano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>L'otto invece è considerato il numero fortunato.</b>Fate un piccolo esperimento: andate a controllare i numeri di cellulare dei vostri amici cinesi...noterete l'assenza dei quattro e una particolare abbondanza di otto. Per questo quindi, in Cina le schede dei numeri di telefono con tanti otto, hanno un costo di attivazione maggiore delle altre.</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-41112030515810934362013-02-25T21:54:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.409-07:00Fare business in Cina: e-commerce<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz7sPlfr7JdHNUImnYTeOeWcBz5cKGBuLUeXXkQaE56YiNqEdTDpUZ3Ki3i3aEvRX8AZ0qxfkpj3Sp0AAhxaWjmFyinpqddbEnmlh7j5_X9sbujvNCmwV7o-2Oithlb-MBrpCTv38PYkuZ/s1600/apure.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz7sPlfr7JdHNUImnYTeOeWcBz5cKGBuLUeXXkQaE56YiNqEdTDpUZ3Ki3i3aEvRX8AZ0qxfkpj3Sp0AAhxaWjmFyinpqddbEnmlh7j5_X9sbujvNCmwV7o-2Oithlb-MBrpCTv38PYkuZ/s200/apure.jpg" height="169" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">"aPure" è un'azienda taiwanese fondata nel 2004 che commercializza calzini in "fibra funzionale" che riduce la sudorazione . E' un caso imprenditoriale che sottolinea la forza dell'e-commerce nel mercato cinese. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una pratica alquanto standard è quella di un'azienda che decide di proporre la vendita dei suoi prodotti<b> anche </b>on-line, quindi prima il punto vendita fisico e poi quello virtuale. Nel caso dell'aPure invece è successo l'esatto contrario: <b>dopo sette anni di fatturati di successo on-line è passata nel 2011 ad associare al negozio virtuale quello fisico con una catena di punti vendita che supera la centinaia</b>, molti dei quali all'interno di prestigiosi centri commerciali. Il chè la dice lunga sulle potenzialità dell'impiego della rete sul mercato cinese.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ergo, quando puntiamo al mercato cinese, un asset fondamentale è il sito web della nostra azienda. Occorre inoltre liberarci dei pregiudizi sull'e-commerce, che probabilmente non funziona con i consumantori italiani, ma invece è molto apprezzato da quelli cinesi. E come dimostra il caso "aPure", è persino più apprezzato del punto vendita fisico...</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-29465421752008896332013-02-25T21:05:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.416-07:00Viaggiare in Italia: i suggerimenti di Jenni<div style="text-align: justify;">Diversi sono i blogger cinesi professionisti o amatoriali che raccontano di viaggi in Italia. <b>Credo che leggere ciò che scrivono del nostro Paese, sia un modo diretto e corrispondente alla realtà per capire come ci vedono veramente i cinesi.</b> Pertanto, nei prossimi post farò una "rassegna stampa" degli articoli dedicati al tema "viaggio in Italia" comparsi sui blog cinesi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il primo articolo che presento è stato postato da Jenni sul suo blog nell'aprile 2010. Il post è indirizzato a una coppia di suoi amici che andranno in viaggio di nozze in Italia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Jennie inizia dando delle indicazioni su come vestirsi in inverno (sciarpa, cappello e guanti meglio se "di colori sgargianti, che rendono meglio nelle foto") o in estate (occhiali da sole, cappello e crema protettiva perchè il "i raggi del sole di Roma sono famosi"... ). E soprattutto "scarpe comode, perchè in Italia si cammina molto...".</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_BB7SEbupF-8VhVlBZcPfZvQ0TUz78_d5yJ2tR2Hq8utQlxpdvxc2k965B0L7kU9QOSP_UTb3xAtIyLrEKLVQEka2rokvGu3pxWrl-cGJH2sKN44sBbst9y_5E6o69TQnr3PaoRDvUWvh/s1600/jkpics+535.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_BB7SEbupF-8VhVlBZcPfZvQ0TUz78_d5yJ2tR2Hq8utQlxpdvxc2k965B0L7kU9QOSP_UTb3xAtIyLrEKLVQEka2rokvGu3pxWrl-cGJH2sKN44sBbst9y_5E6o69TQnr3PaoRDvUWvh/s320/jkpics+535.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">maschere veneziane</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><i>Poi una lista di nove cose da comprare o mangiare ASSOLUTAMENTE, tra cui borse Carpisa, Baci Perugina, caffè-spaghetti-risotto, caramelle al limone "perchè sono proprio buone, ma non compratele a Capri che costano una fortuna", pelletteria Bata, prodotti Gucci, maschere veneziane da "comprare a Venezia perchè la scelta è più ampia", e il tiramisù a Siena.</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Da non perdere un giro sulla torre di Pisa con costo di 15 euro a biglietto. A Pompei 5 euro per una guida in cinese "ma non serve comprarla, in quanto non la userete". Istruzioni su come spedire le cartoline. Souvenir meglio acquistarli a "Piazza dei Miracoli perchè sono più economici", e poi tanto tanto gelato, specialmente alle mandorle. </i></div><br /><a href="http://qjennie.pixnet.net/blog/post/30817258-%E7%BE%A9%E5%A4%A7%E5%88%A9%E9%81%8A%E7%8E%A9%E5%BF%83%E5%BE%97-(%E7%BE%A9%E5%A4%A7%E5%88%A9%E6%97%85%E9%81%8A%E6%95%99%E6%88%B0%E6%89%8B%E5%86%8A)">Jenni’s blog: 義大利遊玩心得</a><br /><div><br /></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-34835959541277508202013-02-25T20:30:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.422-07:00Tolleranza religiosa a Taiwan<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH2qfo51QkGTtoWbJIIUxQ5UqLTfdEt5W_Dm7XC3bSNDf-OV5Or_MrvXfuYT0ZiMRgX_AHmdCirU4-oC4cY2IunRPZunPP_YA2yTBv5LhjG9jntugrsb2OiW9uA5ybf7kRCUYgomeX5-M9/s1600/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(4).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH2qfo51QkGTtoWbJIIUxQ5UqLTfdEt5W_Dm7XC3bSNDf-OV5Or_MrvXfuYT0ZiMRgX_AHmdCirU4-oC4cY2IunRPZunPP_YA2yTBv5LhjG9jntugrsb2OiW9uA5ybf7kRCUYgomeX5-M9/s320/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(4).JPG" width="320" /></a></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5T4ZJJbDNkKoH0B8RRZzHGtawwpTBZy7jFXSien16KizzJvbda4sUmO9N4GtONtoR9SRh6eE66N-nPJRxlLH7nkMSZHyJSOPg7y2jjKL4QzjcUQXn5PAm4dZUi5vfxaXMp7ZRjkjjwBS/s1600/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(1).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5T4ZJJbDNkKoH0B8RRZzHGtawwpTBZy7jFXSien16KizzJvbda4sUmO9N4GtONtoR9SRh6eE66N-nPJRxlLH7nkMSZHyJSOPg7y2jjKL4QzjcUQXn5PAm4dZUi5vfxaXMp7ZRjkjjwBS/s200/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(1).JPG" width="150" /></a><br /><br /><br /><div style="text-align: justify;">Taiwan, seppure si tratti di una piccolissima isola inferiore per estensione territoriale persino alla mia amatissima Puglia, è un luogo secondo me ricco di sorprese che la rendono ideale per viverci: costo della benzina che si aggira a un euro per litro, ragionevoli tassi di interesse per i mutui, efficienza degli uffici pubblici, costo irrisorio dei servizi sanitari, ecc. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7VSg5mwOZNK0QG57ADtsUF3bEG87bnKfophQnoCM2sJikZXVDYjG78Z0yc3S7d2cAR_C9fsFQIyNfJ-1JCQW3GAuYISnkXggIFzZDHYboE_E8tXLiin11BluIba7MOE8YEAJwLg4LXZA1/s1600/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(2).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7VSg5mwOZNK0QG57ADtsUF3bEG87bnKfophQnoCM2sJikZXVDYjG78Z0yc3S7d2cAR_C9fsFQIyNfJ-1JCQW3GAuYISnkXggIFzZDHYboE_E8tXLiin11BluIba7MOE8YEAJwLg4LXZA1/s200/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(2).JPG" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSqMRXWs8f8Y32PwOkBBk2Ej1Yi8hyJDycGfUJnDuaOEvWNLg5hJdKvqiJNx3Cl33tZgB4VWz94pkfdSKpBcvmfuXJHwA96-ItMFmY6a_I8wNN4lGPMrtPfaMZB6LMt6aIvW0ng6sLr0YV/s1600/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(3).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSqMRXWs8f8Y32PwOkBBk2Ej1Yi8hyJDycGfUJnDuaOEvWNLg5hJdKvqiJNx3Cl33tZgB4VWz94pkfdSKpBcvmfuXJHwA96-ItMFmY6a_I8wNN4lGPMrtPfaMZB6LMt6aIvW0ng6sLr0YV/s200/tolleranza+religiosa+in+Taiwan+(3).JPG" width="150" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Una delle caratteristiche di Taiwan che apprezzo di più è la totale tolleranza religiosa: un rispetto e un'apertura verso le altre fedi difficile tra ritrovare altrove. Un rispetto che a volte forse si spinge agli estremi fino anche al ridicolo. Per esempio, è stato nell'aereoporto di Nuova Dheli la prima volta che ho visto "la stanza per la preghiera", che si spiega con la necessità per gli induisti di pregare regolarmente con specifiche posture. Lo stesso dicasi per i musulmani. Credo invece che ci siano regole meno rigide in quanto a "periodicità e postura" per i buddisti e i cristiani. Ma nell'aereoporto di Taoyuan in Taiwan, per non offendere e dispiacere nessuno, sono comunque state previste tre stanze separate per ogni credo con tanto di arredi: il tappetino nella stanza musulmana, la Madonna e il Crocefisso nella stanza cattolica-cristiana, e l'altarino nella stanza buddista. Peccato però che a parte quella per i musulmani, le altre due siano completamente useless! Ma ad ogni modo, è da apprezzare e riconoscere il trattamento paritario...</div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-71618384655381889402013-02-19T00:18:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.430-07:00Capire la cultura cinese per fare business in Cina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_2z6xrJvIXa6kk9XlPEPhbel1O12nZyI6koWHFXd6noXpJ5yRbQeyD53AaLPve_Zy8q-x0Py9Pw8QMmb6O3QtlIpF84lkUVBj6xv_1hOiVfeC3Gen0wxYuJDpSZ9kamCpTg39slK-s4B9/s1600/%E7%83%8F%E7%B4%97%E5%B8%BD.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_2z6xrJvIXa6kk9XlPEPhbel1O12nZyI6koWHFXd6noXpJ5yRbQeyD53AaLPve_Zy8q-x0Py9Pw8QMmb6O3QtlIpF84lkUVBj6xv_1hOiVfeC3Gen0wxYuJDpSZ9kamCpTg39slK-s4B9/s200/%E7%83%8F%E7%B4%97%E5%B8%BD.jpg" height="200" width="149" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il 烏紗帽 (wushamao) era un cappello indossato dai funzionari imperiali dell'antica Cina. E' anche il cappello indossato dal dio della Ricchezza 財神 (Caishen), dio particolarmente venerato durante il Capodanno Cinese. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ragazza in foto è una cameriera di McDonald, che in occasione del Capodanno Cinese ha chiesto ai suoi dipendenti di indossare questo cappello di buon auspicio facilmente riconoscibile dal consumatore cinese. Per i cinesi la loro Storia e le loro Tradizioni millenarie sono motivo di vanto e di orgoglio: una verità che chi fa business in Cina dovrebbe sempre tenere ben presente!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Qw80M29hl5JfWpYLjLTy_InlTki3hyuiQvTA6gRfbckZ00jobuowJtU0FlzAcnycaSuFx7JtKAHFN6LUYyzrji5bD9qhnuWuE92Zxp4uXlWYa0Pp_QXIaw1OeRQz0nxo-hfCgj3aVoEf/s1600/IMG_3598.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Qw80M29hl5JfWpYLjLTy_InlTki3hyuiQvTA6gRfbckZ00jobuowJtU0FlzAcnycaSuFx7JtKAHFN6LUYyzrji5bD9qhnuWuE92Zxp4uXlWYa0Pp_QXIaw1OeRQz0nxo-hfCgj3aVoEf/s400/IMG_3598.JPG" height="400" width="266" /></a></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-41970743821407988462013-02-18T23:46:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.437-07:00Chiang Chingkuo: esempio di leaderismo illuminato<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_MINy1LX3bdAUWSt297nuktQxh_D3Ksy0S9GbpMzzEfBC-WrGIq4n-T-mgkVntwECf1vhRegIzIpT7K5JqXjRSSZP9XuuKGPXwLSfwkimu7rhlNcnEVah-ZagDselVNg0u-ecwc7DMaVv/s1600/j%E8%94%A3%E7%B6%93%E5%9C%8B.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_MINy1LX3bdAUWSt297nuktQxh_D3Ksy0S9GbpMzzEfBC-WrGIq4n-T-mgkVntwECf1vhRegIzIpT7K5JqXjRSSZP9XuuKGPXwLSfwkimu7rhlNcnEVah-ZagDselVNg0u-ecwc7DMaVv/s1600/j%E8%94%A3%E7%B6%93%E5%9C%8B.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">蔣經國 Chiang Chingkuo</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">La Storia non importa di quale civiltà o popolo, offre sempre molti spunti di riflessione. Credo che la storia contemporanea taiwenese possa offrire degli spunti interessanti all'Italia, dove siamo vicini ad un momento importante per la nostra democrazia e per il futuro dei giovani. Un appuntamento che ahimè mancheremo, e a come si stanno mettendo le cose, affronteremo nel modo sbagliato. </div><br /><div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div><div style="text-align: justify;">Oggi vi racconto di Chiang Chingkuo, figlio del ben più noto Chiang Kaishek, tiranno cinese presidente del Partito Nazionalista che sconfitto nel 1949 da Mao Zedong, si rifugiò nell'isola di Formosa. Chiang Kaishek governò Taiwan per più di ventanni tenendola sotto la più severa dittatura, con il folle progetto di prepararsi al ritorno in Cina attraverso un attacco militare con il sostegno dell'alleato americano. Alla sua morte, gli succedette il figlio Chiang Chingguo alla guida del Paese. I tempi ormai erano cambiati: la Seconda Guerra Mondiale era oramai lontana, i toni della Guerra Fredda iniziavano ad attenuarsi.<b> Nel 1978, poco dopo il suo insediamento a Presidente della Repubblica Cinese, Chiang Chingkuo riceve una telefonata dall'ambasciatore americano che gli annuncia la decisione del Presidente Carter di non sostenere più politicamente ed economicamente Taiwan. Chiang Chingkuo, che ha già 68 anni, realizza che è tempo di dare il via ad un cambiamento radicale. Chiama tutti i cervelli in fuga taiwanesi, e gli chiede di lasciare gli USA e ritornare in patria per dare impulso a quello che sarà il progetto che rilancerà l'economia taiwanese e renderà Taiwan una nazione economicamente indipendente.</b> Chiang Chingkuo lancia così le "Dieci grandi opere di modernizzazione" che prevedono tra le altre la costruzione di ferrovie, centrali nucleari, autostrade, porti, aereoporti, acciaierie, ecc. Queste poliche di ammodernamento producono risultati notevolessimi: Taiwan in quegli anni ha un PIL del 13%, le piccole-medie imprese prolificano ovunque, diventa forte l'attrazione di grandi capitali esteri. Taiwan diventa la seconda più grande riserva mondiale di valute estere.</div><div style="text-align: justify;">Ma non finisce qui. Nel 1987 cancella la legge marziale, introduce la libertà di pensiero, di parola, e di associazione politica. Muore nel 1988 lasciando Taiwan nell'età d'oro della sua economia, nel punto più alto di benessere e crescita economica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Seppure Chiang Chingkuo non sia un famosissimo personaggio storico, molto meno noto del padre, è il più amato a Taiwan. Ci ha insegnato che per rilanciare un Paese occorre una semplice ricetta:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">1. <b>Conoscenza</b>, coinvolgendo tutti i cervelli e i talenti della nazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">2.<b> Grandi opere</b>, che non siano cattedrali nel deserto e un pretesto per sprecare risorse pubbliche e far girar tangenti, ma che siano strategiche per la crescita dell'economia. Vogliamo parlare della banda larga e delle infrastutture in Italia?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">3. <b>Andare oltre gli interessi personali.</b> Chiang Chingkuo avrebbe potuto continuare a fare il dittatore come il padre senza che nessuno glielo impedisse, ma ha anteposto gli interessi della nazione che guidava ai propri. E proprio ora che ci vorrebbe questo spirito altruistico, la politica italiana si frammenta in partitini che difendono l'interesse particolare a scapito delle urgenti riforme di cui l'Italia ha bisogno che potrebbero far ripartire la nostra Storia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div></div>Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2472759536638997753.post-56854860793273720002013-02-18T19:46:00.000-08:002014-03-19T01:06:36.444-07:00Volere è Potere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/Sv6dMFF_yts/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Sv6dMFF_yts&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/Sv6dMFF_yts&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div><div style="text-align: justify;">Finita la settimana di vacanze per il Capodanno Cinese anche chiamato Festa della Primavera (春節, Chunjie), si ritorna a lavorare. I cinesi in questo periodo sono soliti scambiarsi gli auguri per il nuovo anno lunare: dal più banale "Buon anno" 新年快樂 (Xinnian Kuaile) al più pittoresco "Che i soldi arrivino a palate" 財滾滾來 (Cai gungun lai). Ma quello che preferisco è 心想事成 (xin xiang shi cheng) che può essere tradotto "che si realizzi ciò che il cuore desidera" oppure <b>"che la realtà materializzi ciò che il cuore pensa"</b>. Dal momento che sono una persona intrapendente e ottimista, che crede nel merito e nel duro lavoro, ritengo che questo augurio propositivo sia il più incoraggiante e concreto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto è realizzabile, basta volerlo. Tutto sta nel sapere chiaramente cosa si vuole realizzare, quali obiettivi raggiungere, che tipo di persona voler diventare, perchè<b> l'infelicità inizia dove la volontà smette di decidere. </b>La felicità è dentro di noi, nel nostro modo di pensare. Le lenti che scegliamo attraverso cui vedere ciò che ci sta intorno, determina il modo in cui ci sentiamo e percepiamo tutto il resto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In realtà vivere è semplice: basta seguire il proprio cuore, essere sinceri con se stessi riconoscendo capacità e debolezze,<b> fare ciò che ci appassiona</b>, stare con le persone che ci fanno sorridere ed essere positive verso noi stessi e gli altri, apprezzare ciò che abbiamo, aiutare gli altri quando è nelle nostre possibilità farlo, sorridere e ridere più che respirare,<b> celebrare le proprie piccole vittore</b>, imparare dagli errori, capire che tutto ciò che ci succede è una lezione di vita che va assimilita, perdonare e dimenticare situazioni al di fuori del nostro controllo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU0ke27IfXakpk-H_k5IKKNbqeVyoJ-HXSDQnwUDlBO2QssttOAKNQCLU35Q-ld0cH_gs8ev4SFcZLGSvC4pbOPOeFvPkvEGzAUD_CF9N4ThCXfPmchz_T2Y4165D_M1_Dk4n-ItMyBlRI/s1600/anno+del+serpente.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU0ke27IfXakpk-H_k5IKKNbqeVyoJ-HXSDQnwUDlBO2QssttOAKNQCLU35Q-ld0cH_gs8ev4SFcZLGSvC4pbOPOeFvPkvEGzAUD_CF9N4ThCXfPmchz_T2Y4165D_M1_Dk4n-ItMyBlRI/s1600/anno+del+serpente.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo sarà l'anno del serpente, animale che nell'immaginario di noi occidentali non ispira nulla di buono, ma semmai oscuro, ambiguo, sleale. Ma se vogliamo possiamo renderlo l'anno più importante della nostra vita...l'anno in cui realizzare ciò che il cuore desidera!</div><br />Sialihttp://www.blogger.com/profile/12530067581356357587noreply@blogger.com