Il nazionalismo a Taiwan


Con il mio pennarello stavo scrivendo un carattere cinese semplificato sulla lavagna, quando alle mie spalle una delle mie piccole allieve tuonava: "我看不懂" ("Non riesco a capire cosa c'è scritto"). In realtà, il carattere che avevo scritto era corretto e anche molto artistico. Così ho ribattuto: "Come! Non riconosci un carattere così semplice??". E lei fieramente mi risponde: "我不是大陸人,我是台灣人!" ("Io non sono cinese. Sono taiwanese!").

Dovete sapere che sebbene in Cina e in Taiwan si parli la stessa lingua, si usano due sistemi di scrittura diversi. Infatti in Cina fino al 1949 si usavano i cosiddetti caratteri tradizionali o non-semplificati. Ma dopo la rivoluzione comunista del '49, in Cina si è scelto di attuare anche una rivoluzione nel sistema di scrittura passando così ai caratteri semplificati. Ma vi chiederete: "perchè a Taiwan continuano ad usare i non-semplificati?". Ebbene, dopo la rivoluzione del '49, i rappresentanti del partito nazionalista (國民黨, Guomindang), sconfitto durante la guerra civile contro i comunisti, si trasferirono a Taiwan, fondando a Taipei un governo indipendente. D'allora, i rappresentanti di questo partito hanno fatto di tutto per differenziarsi dai cinesi continentali. Ed è per questo, per esempio, che hanno continuato ad usare i caratteri tradizionali.

Dovendo distinguersi a tutti i costi dai cinesi continentali, i cinesi residenti a Taiwan, si definiscono "taiwanesi" e difendono fortemente la loro "identità" nazionale. Inoltre, negli anni '50, il governo taiwanese, per timore che con il tempo fosse stata possibile una riunificazione con la Cina, ha incitato un forte spirito nazionalista che sopravvive tuttora. In passato questo spirito nazionalista passava attraverso il canale delle scuole pubbliche, dove i ragazzi venivano indottrinati, e studiavano una Storia moderna di Taiwan e della Cina di certo non oggettiva ma controllata e influenzata dal partito nazionalista. Ad oggi, la maggiorparte dei taiwanesi riconosce oggettivamente che c'è qualcosa di assurdo nelle loro vicende storiche degli ultimi decenni, ma sono così confusi che spesso non sanno distinguere di che si tratti.

Avendo Taiwan una Storia relativamente breve, è logico che non abbia molti personaggi politici, o del mondo della letteratura o dell'arte che abbiano un certo rilievo o che possano essere considerati delle bandiere nazionali. Ma una politica nazionalista ha bisogno di figure storiche da venerare, che contribuiscano ad aumentare l'orgoglio nazionale e a cimentare l'unità della nazione. E' per questo, quindi, che un personaggio storico come Sun Yatsen (per ulteriori informazioni vedi il post del 23/02/2008) sia stato preso in prestito dalla Storia della Cina continentale, ed eretto come "Padre della Patria" qui a Taiwan. Dal momento che in Cina negli anni '50 c'era una sentita venerazione di Mao, Sun Yatsen fu presto dimenticato dai cinesi continentali. Pertanto si appropriarono di questa figura storica i cinesi appartenenti al partito nazionalista che governava Taiwan.