
Non credo ci sia parola più antipatica, contraddittoria e per questo insensata e fastidiosa di "controesodo". Trasmette l'idea di retromarcia, progressione inversa, quindi regressione. E in effetti di questo si tratta: l'abbandono della condizione che più si addice alla natura umana, ovvero quella vacanziera, verso un ritorno obbligato alla routine imposta dal mondo civile. Una routine estraniente e innaturale.
Per quel che mi riguarda, sono già due anni che non sono partecipe di alcun controesodo. Ebbene sì, questa è stata la seconda estate senza mare (se escludo i quattro giorni passati a Kending, una località balneare nel sud dell'isola)... Ma c'è di nuovo che questa è la prima estate nella mia vita che ho passato sui libri...assurdo!! A pensare che negli anni universitari facevo il possibile per finire subito gli esami e scendere nel profondo Sud per passare le giornate al mare fino a provare un senso di nausea che alla fine mi faceva desiderare ardentemente il ritorno ai ritmi della vita "normale"...Certo che le cose cambiano, e se i ritmi che ho vissuto negli ultimi due anni sono quelli della vita adulta, beh, Peter Pan non è da biasimare affatto!
Per quel che mi riguarda, sono già due anni che non sono partecipe di alcun controesodo. Ebbene sì, questa è stata la seconda estate senza mare (se escludo i quattro giorni passati a Kending, una località balneare nel sud dell'isola)... Ma c'è di nuovo che questa è la prima estate nella mia vita che ho passato sui libri...assurdo!! A pensare che negli anni universitari facevo il possibile per finire subito gli esami e scendere nel profondo Sud per passare le giornate al mare fino a provare un senso di nausea che alla fine mi faceva desiderare ardentemente il ritorno ai ritmi della vita "normale"...Certo che le cose cambiano, e se i ritmi che ho vissuto negli ultimi due anni sono quelli della vita adulta, beh, Peter Pan non è da biasimare affatto!