Sliding doors

Questo forse è uno dei post più difficili da scrivere tra i 130 che ho già pubblicato. Difficile perché tu, a cui è dedicato, e l'unica per cui abbia mai preso una sbandata seria ma che sei già per sempre di un altro, probabilmente non lo leggerai mai! Già ti immagino da buona casalinga mentre prepari la cena per il tuo uomo, in un angolo cottura le cui rate ti stanno aspettando in banca, ma che si intona perfettamente con tutto l'arrendamento di quella casa che hai sognato sin da ragazza. Tu, nel castello dorato a cuoricini rosa che ti sei costruita non molto distante dal luogo in cui sei cresciuta. Io, qui, tra i discendenti di Confucio a stendere l'ultima relazione prima della conclusione dell'anno accademico. E pensare che sarebbe bastato un niente e tutto oggi sarebbe diverso, Io sarei diverso...
Correva l'anno 2003. Estate 2003. Ritorno a fine agosto dalla Spagna dove ho festeggiato la maturità. Era il momento delle partenze. Settembre alle porte, iscrizioni universitarie in scadenza, un biglietto solo andata per Torino. Ma se tu...forse sarei rimasto a studiare a Lecce! E ora molto probabilmente non sarei nemmeno qui, e non sarei neppure quello che mi sento di essere diventato, non avrei incontrato quelli che ora considero miei amici, non avrei vissuto i ricordi che ora mi affollano la memoria, non sarei 江書宏...
Bryan Adams cantava "Summer of 69"...io canterò "Summer of 03".
Estate 03, lì tutto è finito e tutto è cominciato...
Taipei, giugno 2010