Femminismo alla cinese

In Italia si fa un gran parlare di liste rosa, quote rosa, emancipazione della donna, ecc...tutti slogan che derivano dal secolo scorso, ma che dico, da secoli scorsi se si pensa che il femminismo è un movimento nato nel 1700, ma che tuttora non ha prodotto grandi risultati. Se stiamo ancora a parlare di quote rosa, è evidente che la società occidentale è ancora dominata dagli uomini, e che se si parla ancora di parità fra i sessi, è perchè questa parità si è raggiunta nei comportamenti ma non negli schemi di potere. Per non parlare poi del problema della violenza sulle donne, un fenomeno che ci riporta indietro direttamente alla prestoria!

Qui in Taiwan si sente parlare poco o quasi per niente di "femminismo", "quote rosa", ecc, anzi sembra che alle donne nel rapporto uomo-donna sia relegato un ruolo di subalternità. Eppure, sono moltissime le donne che rivestono ruoli manageriali in azienda, tantissime le docenti universitarie, ancora di più le donne che mettono su e gestiscono un business in completa autonomia. Ho per esempio, avuto l'onore di conoscere Cindy, una giovane donna poco più che trentenne, che è prima riuscita ad imporsi a forza di risultati come manager commerciale dell'azienda in cui lavorava, fino a rilevarla e divenirne la proprietaria! E ancora, secondo una ricerca di Forbes, tra le 20 donne più ricche al mondo che si sono fatte da sole, 11 sono cinesi. Le donne taiwanesi quindi, sono niente fronzoli e retorica...si esprimono con la forza dei fatti! Un esempio da imitare per le nuove generazioni di donne italiane: invece di lamentarsi in continuazione dei ruoli che sembrano essere preclusi alle donne, sarebbe più opportuno dispiegare le proprie energie e capacità per raggiungere risultati che mettano in imbarazzo uomini che occupano posizioni non corrispondenti alle loro prestazioni. Se è vero, come è vero, che le donne sono più in gamba degli uomini, perchè non agire per ottenere il riconoscimento che ci si merita, per vincere nella competizione, piuttosto che piangersi sempre addosso e rintonare il solito ritornello del "mondo maschilista che preclude ogni strada alle donne"? Faccio quindi un sincero augurio alle donne davvero capaci di vincere la competizione, bruciando uomini inetti attraverso l'inequivocabilità dei propri meriti.