Ad Alessia (Tutti a tavola!!)

Ciao..
Innanzitutto ti auguro tutto il meglio possibile per il concorso che stai facendo...il colloquio sarà sicuramente andato benissimo..tu sei in gamba!!!
Non ti ho scritto prima perchè come immaginerai, i primi giorni dopo l'arrivo sono davvero intensi!!!Ho preparato i documenti necessari per poter stare qui il più possibile, ho passato intere giornate in giro per capire dove sono e soprattutto ho cercato e sto cercando di ambientarmi. Gli impulsi che ricevo dall'esterno sono tantissimi...se riuscissi a memorizzare in un attimo tutto quello che sento e imparo, sarei l'uomo più felice del mondo. ma purtroppo non è così..ci vuole tempo..speriamo non troppo!!!
Qui con i taiwanesi mi trovo benissimo..sono simpaticissimi e disponibilissimi ad aiutarti..perdipiù sono anche molto ospitali!!! Per esempio, un parente della famiglia presso cui vivo, appena mi ha conosciuto e saputo che gradisco assaggiare bevande alcoliche, mi ha subito offerto un wiskey prodotto qui..non pago, mi ha anche offerto le famose binlan, quei tuberi che si masticano e che ti fanno tutta la bocca rossa: io con educazione ho rifiutato e mi sembra ci sia rimasto un pò male. Comunque il giorno dopo, mi ha incontrato per caso per strada: lui in scooter ed io appiedato..mi ha subito proposto un passaggio, e benchè io rifiutassi, sembrava non rinunciare...troppo gentile!! Eppure l'avevo visto per la prima volta solo il giorno prima..
Mi sono anche abituato all'aria inquinata che c'è in questa città: pensa la maggiorparte dei centauri và in giro con una mascherina sulla bocca..in alcune zone l'aria è davvero irrespirabile..ma mi dicono che fuori dalla città e soprattutto nella parte orientale dell'isola è tutta un'altra cosa!!Qualcosa a cui devo ancora abituarmi, o meglio farmi il naso, è l'insopportabile odore di toufu (una pietanza a base di fagioli che qui và alla grande) che emana un puzzo persistente che si sente praticamente dovunque, anche perchè qui ci sono molti "candian" in ogni angolo della strada.
Devo invece ancora abituarmi alla loro cucina...per carità, niente male e la trovo anche piuttosto buona..ma non sai quanto mi manchino gli spaghetti e la pizza e le lasagne e il cappuccio...non è possibile far finta di niente..sì, sono proprio un italiano!! Stasera travolto dalla nostalgia e dalla fame non ho resistito e mi sono preparato un bel piattino di spaghetti al pomodoro, che tra l'altro è stato apprezzato da tutti qui in famiglia..e così, abbiamo pensato di organizzare una cena domenica sera per tutti i parenti a base di cucina italiana, dal ragù al tiramisù, lo chef logicamente sono io!!!Ma comunque, troverò il modo di sinizzarmi anche dal punto di vista culinario..La differenza tra la nostra cucina e quella cinese, spicca anche dall'angolo cottura: elementi essenziali per un cuoco italiano sono completamente assenti. Per esempio, qui farsi una tazzina di moka è impossibile, ma non perchè non ci sia il caffè o la caffettiera, ma perchè non ci sono fornelli sufficientemente piccoli su cui metterla!!
Inoltre, sono molto diversi gli orari in cui si mangia: colazione minima o assente, per un semplice motivo: qui ci si alza molto tardi e molti negozi o uffici sono aperti al pubblico non prima delle dieci. Si pranza alle 12, i bambini anche alle 11, e tra l'altro si pranza quasi sempre fuori casa. Si cena alle 5:30-7:00, che è niente male..almeno eviti di andare a dormire con la cena ancora in circolo..Come ti dicevo si cena sempre fuori, solitamente recandosi in piccoli e a volte sudici (dal punto di vista di un europeo) "candian" che propongono un menù ridotto con pietanze da portar via, le quali vengono messe in un piccolo contenitore in cartone chiamato "biandang". E cosa che mi ha sbalordito, mentre si mangia non si beve..tuttalpiù ti disseti con il brodino dove erano immersi i tuoi spaghetti!
Ma sono certo che anche tu a Pechino avrai vissuto esperienze simili...
Scrivimi appena puoi..saluta Marina e Laura da parte mia..
Aspetto tue notizie..
Jc