Mestieri taiwanesi - Parte I


Paese che vai, mestieri e professioni che trovi! A quanto pare qui esistono mestieri che è impossibile osservare in Italia. Come è mai possibile una cosa del genere? E' semplicissimo: si tratta di mestrieri che rispondo a specifiche esigenze del territorio, mestieri che offrono servizi qui richiesti e ritenuti importanti. Per esempio, ho già accennato in un precedente post, quanto qui siano diffuse, si trovano praticamente ad ogni angolo, le officine che riparano gli scooter. Ce ne sono così tante per la semplice ragione che qui c'è un impressionante numero di scooter, con un conseguente impressionante numero di incidenti, con un logico ed estremo bisogno di officine che garantiscano in tempi brevi riparazioni e manutenzione. Ma questo non è un caso isolato. Un altro esempio sono le ditte che si occupano del montaggio e della manutenzione delle immense insegne che invadono gli spazi alti della città taiwanese.


Ma c'è un altro mestriere che più di tutti colpisce l'attenzione dello straniero. Si tratta di operatori ecologici che lavorano come liberi professionisti specializzati nella raccolta differenziata dei rifiuti. Detto così potrebbe sembrare una professione invidiabile..ma in realtà le cose stanno diversamente. Per capire davvero di che si tratta, occorre avere qualche nozione su come funziona il servizio della nettezza urbana qui a Taiwan..Non ci sono cassonetti nè cestini in giro per la città. La raccolta dei rifiuti viene gestita da più aziende private, le quali non di notte, ma di giorno, mandano in giro per la città i loro camion per la raccolta dei rifiuti. Ogni azienda ha una musichetta diversa che viene trasmessa per avvertire gli abitanti della zona che è il momento giusto per liberarsi dei propri rifiuti. E' strabiliante osservare il fuggi fuggi delle massaie che si catapultano fuori di casa con in mano i sacchetti della spazzatura da lanciare nel camion..Ed è ancora più divertente stare ad ascoltare le musichette di questi camion. Pensate che c'è un'azienda che ha pensato bene di utilizzare come musica di richiamo il "Per Elisa" di Beethoven..che scandalo: la musica di questo grande Musicista europeo messa a servizio di una causa così terrena e volgare!!

Tali aziende si occupano perlopiù della raccolta dei rifiuti organici. Pertanto ci sono molti privati, provenienti logicamente delle classi meno abbienti, poco istruite o per niente integrate nel tessuto sociale che si organizzano con mezzi fortuna (per esempio biciclette o scooter a cui vengono aggiunti piccoli rimorchi artigianali) e raccolgono i rifiuti in vetro, in cartone e in plastica, e poi li vendono alle aziende che si occupano del riciclo dei rifiuti.


Ora, pensate se questo sistema fosse introdotto in Campania: non ci sarebbe più il problema dello smaltimento dei rifiuti e allo stesso tempo si ridurrebbe il numero dei disoccupati!!!
Certo, che i napoletani non amino i rifiuti è alquanto logico e deduttivo, ma non sarei così temerario da affermare che abbiano voglia di lavorare...