Scuole di ripetizione (補習班)

Dacchè ho iniziato a lavorare nei 補習班 (buxiban), nelle scuole di ripetizione per bambini, mi sono sempre chiesto la ragione della loro esistenza, e scoprirlo è stato illuminante per capire meglio la società taiwanese.
I bambini taiwanesi, poveracci, iniziano la loro giornata molto presto. Prima delle otto devo essere in classe per ripassare la lezione. Tra le dodici o l'una gli insegnanti dei buxiban vanno a prendeli da scuola e li portano al buxiban, dove i bambini prima mangiano, poi riposano un pò e subito dopo iniziano a fare i compiti con l'aiuto delle maestre di ripetizione. Solitamente iniziano a fare i compiti alle tre fino alle cinque o le sei di pomeriggio, orario in cui iniziano i corsi di lingua inglese, o di scienze, o di matematica, ecc organizzati dal buxiban. Tutti questi corsi interni proseguono fino alle otto, a volte le nove, di sera. Ed è solo allora che i bambini possono tornare a casa. Se per caso un bambino si ammala, c'è una maestra del buxiban addetta a telefonargli e aiutarlo a fare in compiti. Insomma, questi bimbi non hanno proprio via di scampo! Si può dire che passano più tempo al buxiban, dove tra l'altro hanno il proprio sacco a pelo e la propria scodella da riso, che a casa...i bambini vivono e crescono nel buxiban!
Ora immaginate quanto fosse difficile per me insegnare a dei bambini ultrastressati. Dopo una mattinata a scuola, un pomeriggio passato al chiuso a fare i compiti, arrivate le sei questi bambini dovevano pure subirsi la mia lezione di inglese. Un pò dipiaciuto per il loro tragico destino, ho deciso una volta di non assegnare loro altri compiti. Non l'avessi mai fatto! I genitori si sono subito lamentati: hanno scambiato la mia empatia per pigrizia!
Ma perchè la maggiorparte dei genitori taiwanesi sottopone i propri figli a questo supplizio? In origine pensavo fosse perchè vogliono dare ai figli la migliore istruzione possibile, ma poi mi sono reso conto che la maggioranza lo fa per uno spirito di competizione, per lo smodato desiderio di fare bella figura, o peggio, perchè non hanno tempo da dedicare ai figli. Ciò che i genitori taiwanesi vogliono non è ciò che è meglio per il proprio figlio, ma che il loro figlio sia migliore del figlio di qualche altro! E' questa mentalità, questa smodata voglia di apparire, che obbliga i bambini taiwanesi ad un'infanzia stressata, che li priva della leggittima spensieratezza infantile e adolescenziale, che li rende macchine da competizione...
Chi salverà i bambini taiwanesi dall'ossessiva cura e dalla sfrenata ambizione dei loro genitori?