Capodanno cinese 過年

Stamattina al mio risveglio il dormitorio era avvolto da un'insolito silenzio, quasi spettrale, un pò alla Shining di Kubrik. Niente schiamazzi, nè scorrere dell'acqua nelle doccie, nè tirate di sciacquoni, un silenzio di tomba insomma. Ma non c'è da meravigliarsene. Oggi è la vigilia del Capodanno cinese (新年, xinnian), chiamato anche Festa della Primavera (春節, chunjie). Domani è il primo giorno del calendario lunare, e quindi stasera tutti i cinesi si prepareranno ad accogliere il nuovo anno con i migliori auspici. Tra loro, ci saranno anche i miei compagni di camera e di piano, che da qualche giorno a questa parte a scaglioni hanno lasciato il dormitorio per ritornare nel loro paese di origine e passare le feste con i familiari. Infatti, una delle caratteristiche del Capodanno cinese, oltre ai fuochi di artificio, gli "hongbao" 紅包, ovvero delle bustine rosse in cui i genitori o i nonni mettono i soldi da regalare ai piccoli, i "chunlian"春聯, ovvero fogli rossi e verticali su cui sono scritte frasi di buon augurio da appendere agli stipiti delle porte, le numerose pietanze tipiche di questa festa, la venerazione degli antenati, ecc, è l'abitudine di ritrovarsi tutti insieme in famiglia almeno in questa circostanza. Un'usanza ammirevole e nobile, che dimostra quanto i cinesi ci tengano alla famiglia, ma che manda in tilt i trasporti in tutta l'isola...